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CORRIERE DELLA SERA Cose da Roma. Osvaldo fa tris e raccoglie fischi

Osvaldo Lammela

(L. Valdiserri) – Cose da Roma. Una settimana fa, pareggiando in casa con il Pescara già condannato, i giallorossi si erano presi i fischi dello stadio e l’accusa di «bamboccioni». Non bastano quattro gol al Siena, da ieri ritornato al penultimo posto e sorpassato da Palermo e Genoa, per cambiare i giudizi ma, almeno, la situazione si è fatta meno deprimente. La Roma è quinta da sola (non succedeva dal 21 ottobre 2012, ottava giornata, vittoria per 4-2 a Marassi contro il Genoa) e, anche se Udinese, Inter e Lazio sono ancora vicine, si è rimessa in moto verso l’obiettivo minimo: un posto in Europa League.

Troppo poco? Sì, soprattutto se si pensa che Osvaldo ha segnato 15 gol, Lamela altri 15 e Totti 12. Non essere almeno al terzo posto con il miglior attacco del campionato — 68 gol contro i 66 della Juve e i 65 della Fiorentina — è la dimostrazione che questa squadra ha talento ma non coesione, qualità ma non continuità. Osvaldo è il simbolo del concetto «cose da Roma». Con la tripletta di ieri, la prima in carriera, è salito a quota 15. Un traguardo mai facile nel campionato italiano. Eppure dicono (quasi) tutti che sia sul piede di partenza e la maggioranza della curva Sud firmerebbe il foglio di via. Ieri il turbolento centravanti è stato fischiato dopo tutti e tre i gol. Ha reagito al primo (esultanza alla Delvecchio) e al terzo (ha mostrato il suo cognome sulla maglia). Il resto dello stadio si è diviso, con molti più applausi che fischi, ma il segnale arrivato dagli ultrà è stato netto. Non sarà una decisione facile da prendere. Quello che è certo è che un centravanti da 15 gol non si vende in saldo. In questo senso il lavoro di Aurelio Andreazzoli è stato certosino: il tecnico ha sempre sostenuto Osvaldo e lo ha fatto giocare spesso. Non poteva essere lui a fargli da tutore quando non si è presentato alla tournée di fine anno in Florida. Ed era alla «prima» quando Osvaldo ha scippato (e fallito) il rigore a Totti in Sampdoria-Roma. Gli è mancato lo scatto dalla panchina in campo, ma non era semplice.

Anche Zdenek Zeman, estimatore di Osvaldo, aveva parlato di mancanza di disciplina all’interno di Trigoria. Osvaldo, intervistato da Roma Channel a fine gara, ha fatto quello che non fa mai nella vita, cioè zero a zero: «Ringrazio i tifosi della Roma, si sono comportati benissimo con me. C’è sempre una parte che mi va ancora contro, ma io ci tengo a questa maglia. La voglia c’è sempre e contro il Siena ho avuto la fortuna di fare tre gol. Grazie a Dio, con i compagni non c’è nessun problema, mi sostengono sempre e questo mi dà soddisfazione». Chissà se sabato, a Firenze, giocherà lui o rientrerà Destro? Il Siena si è arreso presto, troppo presto. Il solo Emeghara ha scagliato due tiri verso la porta avversaria, ben respinti da Lobont. È mancata l’intensità che Iachini mette sempre nelle sue squadre e questo è il particolare più preoccupante. La strada per restare in A è tutta in salita.

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