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IL PAGELLONE DELLA SERIE A Punti di (s)vista dei nostri Rocky & Apollo

Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio dell’ultimo week-end calcistico, tra top e flop.

 

Andrea Stramaccioni


VOTO 0 INTER:

I nerazzurri sembrano tornati ai fasti negativi degli anni ’90, quando tutta Italia rideva degli investimenti di Moratti. Ora il problema è opposto, visto che le difficoltà economiche post triplete hanno portato ad Appiano Gentile giocatori non all’altezza della situazione e forse un tecnico sopravvalutato per una piazza così importante. Dopo le 3 sberle prese a White Hart Lane contro il Tottenham giovedì, arriva la zampata di Gilardino ad aggravare la crisi del Biscione, troppo brutto per essere vero. In avanti Cassano e Palacio girano a vuoto e a centrocampo Benassi e Kovacic sono troppo acerbi per curare la regia. Nubi all’orizzonte.

 

Lorenzo Insigne


VOTO 1 NAPOLI:

La squadra di Mazzarri sembra aver imboccato la via del declino con cinque partite senza vittoria (quattro pari e una sconfitta). Il Chievo si conferma bestia nera dei partenopei al Bentegodi, spegnendo definitivamente i sogni scudetto, con la Juventus ormai distante ben 9 punti.   A contribuire al momento difficile ci si mette anche Cavani, all’asciutto da Gennaio e sciupone nella gara odierna dove sbaglia il rigore del possibile 2-1. Senza il Matador è tutta un’altra musica. U’ soldato disperato.

 

Gasperini


VOTO 2 GASPERINI:

Il ritorno dell’ennesimo figliol prodigo della gestione Zamparini, come da facile pronostico, non sortisce nessun effetto sui rosanero che si illudono con il gol di Anselmo e vengono rigettati nell’incubo da Emeghara e Rosina. Dopo 8 anni di paradiso il destino dei siciliani sembra ormai segnato. Abisso.    

 

Is Arenas


VOTO 3 PORTE CHIUSE A CAGLIARI:

Senza effetti sonori e con l’assoluta mancanza di una cornice di pubblico degna di nota, il 3-0 dei sardi contro la Sampdoria assomiglia un po’ alla morte del calcio. Cda dimessosi e presidente in carcere sono solo le ultime notizie dall’isola. I risultati del campo sono però inversamente proporzionali al momento societario. Chi ci rimette sono sempre i tifosi. 

 

Antonio Damato


VOTO 4 DAMATO:

La giacchetta nera di Barletta non riesce a tenere saldi gli animi nella gara tra Genoa e Milan. Nel primo tempo nega un netto calcio di rigore per i rossoblu per un chiaro ed evidente fallo di mano di Niang che alza il braccio e mura Borriello. Nella seconda frazione invece, fa finta di niente sulla spinta decisa sempre di Niang (non ammonito nemmeno in precedenza) nei confronti di Granqvist. Il tutto sfocia infine nella scomposta reazione di Costant (doppio giallo) su Bovo, dopo una brutta entrata da dietro. Disastro. 

 

Andrea Agnelli


VOTO 5 ANDREA AGNELLI:

Sembrano lontani anni luce i tempi dell’Avvocato e dell’orologio sopra il polsino simbolo di classe ed eleganza. Lampante il cambio dei tempi nell’imprecazione del nipote Andrea al gol fallito sotto porta da Marchisio nella sfida casalinga contro il Catania, inveendo e urlando in posizione rannicchiata in direzione delle scale dello Juventus Stadium. Che stile. 

 

Jovetic Ljajic


VOTO 6 I GEMELLI DELL’EST :

Jovetic e Ljajc confezionano la pesante vittoria esterna della Fiorentina sulla Lazio, portando la Viola a tre punti dal terzo posto valido per i preliminari di Champions League. Il numero 8 montenegrino conferma di essere tornato al top dopo il letargo invernale, mentre il folletto serbo si ripete contro i bianco celesti dopo la perla siglata all’andata. Ora Montella può volare.

 

Rolando Maran


VOTO 7 
MARAN:

La sconfitta non mortifica il giudizio. Elogio per il tecnico di Rovereto bravo nel preparare e leggere nel migliore dei modi la difficile trasferta del suo Catania allo Juventus Stadium. La squadra etnea conduce una gara diligente e senza togliersi il gusto di offendere la forte difesa di casa sebbene la mancanza di Bergessio potesse risultare più pesante del previsto e far pensare ad una partita di contenimento. Cede solo all’ultimo secondo complice la rete allo scadere di Giaccherini. Rolando Furioso. 

 

Mario Balotelli


VOTO 8 MILAN:

La testa poteva essere già alla gara dell’anno di martedì sera, di scena al Camp Nou contro il Barcellona, ed invece la squadra di Allegri tiene i nervi ben saldi anche a Marassi, portando a casa tre punti fondamentali per la corsa al terzo posto. Singolare che a realizzare i due gol contro il Genoa, siano stati Pazzini e Balotelli, entrambi menomati fisicamente da infortuni subiti in campo, prima di spedire il pallone in fondo al sacco. Il Pazzo raggiunge quota 13 centri in 22 apparizioni, dimostrando ancora una volta di essere bomber di razza, mentre Super Mario non si ferma più, salendo a 5 marcature in altrettante partite in rossonero. La qualificazione alla prossima Champions sembra pienamente alla portata dei Berlusconi Boys e adesso spazio all’impresa europea. Diavolo.

 

Ibarbo-Amauri


VOTO 9 
AMAURI/IBARBO:

Voto in coabitazione per i due bomber della 28esima giornata capaci di realizzare una tripletta per parte in questo intenso fine settimana calcistico. Il bomber italobrasiliano stende il Torino con un gol di tecnica, uno di potenza e un tap-in vincente, mentre il secondo mette in evidenza il suo grande strapotere fisico con un hat-trick tutta forza e muscoli ai danni della povera difesa blucerchiata. Vatussi. 

 

Juventus


VOTO 10 GIACCHERINI:

Il centrocampista juventino che tanto ricorda un’altra ala dal passato bianconero (Angelo Di Livio), realizza il gol che molto probabilmente sancisce la parola fine sul discorso scudetto. La sua rete infatti, lancia la Juventus a più nove su un Napoli in piena crisi e sconfitto nettamente nella trasferta veronese contro il Chievo. La marcatura da parte del giocatore toscano è l’emblema di come la forza del gruppo possa essere anche più importanti dei singoli. Soldatino.  

 

A cura di Rocky & Apollo
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