LEGGO Andreazzoli: “Il modulo non conta niente”

Muzzi ed Andreazzoli

(F.Balzani) Il 4-2-3-1 di Spalletti, il 3-4-3 di Firenze o un 4-3-3 più equilibrato? In attesa delle prime prove tattiche di oggi pomeriggio, a Trigoria impazza il rebus-formazione per la prima di Andreazzoli. Il modulo per il tecnico di Massa Carrara però «non conta niente, a fare la differenza sono i calciatori al 100%. Il sistema di gioco è solo il risultato delle caratteristiche di vari elementi».

Dichiarazioni rilasciate in un’intervista doppia, rilasciata al sito ufficiale della Roma assieme al suo vice Muzzi (sostutuito ai Giovanissimi da De Cillis). «Il tecnico non deve fare danni. Se riesce a essere un buon coordinatore di energie conta molto, altrimenti può solo togliere alla squadra. Gli attori principali sono i calciatori». Muzzi, però, non condivide: «L’allenatore conta al 50%».

Se per Andreazzoli i punti di riferimento sono «Sacchi, perché prima di lui si giocava un calcio senza ricerca, e Silvio Baldini», per Muzzi il maestro è stato senza dubbio Spalletti. Entrambi sono d’accordo su chi è il miglior giocatore visto dal vivo (Totti) e sulla squadra più bella della storia (Il Barça di Guardiola).

Un allenatore che Baldini ha provato invano a portare a Roma. Ieri l’emittente francese Rmc Sport ha riportato alcune dichiarazioni del dg: «Apprezzo molto Blanc, è in una short-list con altri allenatori per il prossimo anno». Intervista pubblicata dal sito del media transalpino e smentita dalla Roma su Twitter. Baldini parlerà sicuramente oggi, ma alla squadra finalmente al gran completo col ritorno dei 10 nazionali. Il dg dirà a chi non si sentirà parte di questo progetto che sarà messo da parte e che, ora, non ci sono più alibi. Lobont è già allineato: «Dobbiamo restare uniti. Non sono andato al Chievo perché non volevo lasciare la barca in un periodo terribile. Zrman? Mai permesso di mettere in dubbio il lavoro dell’allenatore».

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