IL PAGELLONE DELLA SERIE A Punti di (s)vista dei nostri Rocky & Apollo

 

Nuovo appuntamento per la rubrica di GazzettaGiallorossa.it, che ha il compito di analizzare il meglio e il peggio dell’ultimo week-end calcistico, tra top e flop.

 

Stefano Mauri


VOTO 0 MAURI:

Seguendo la tradizione aperta da Castagner (infortunatosi per esultare al gol di Tovalieri nello spareggio per la A tra Perugia e Torino), il centrocampista biancoceleste riesce nel difficile compito di farsi male nel festeggiare il gol del momentaneo vantaggio di Sergio Floccari. Nel recuperare il pallone in fondo al sacco infatti, il calciatore si procura una distorsione alla caviglia cadendo in maniera goffa e abbandonando il campo pochi minuti dopo. Più che aquila…Fagiano. 

 

 

Alberto Malesani


VOTO 1 PALERMO:

Il cambio in panchina coinciso con l’arrivo al Barbera del Pescara, non porta frutti alla squadra rosanero incappata in un pareggio insignificante tra le mura amiche. L’ultima posizione in graduatoria ottenuta alla 24esima giornata sembra ormai certificare e confermare quanto abbiamo già scritto nelle scorse settimane: la serie cadetta è sempre più vicina. Retrocessi. 

 

 

Luca Banti


VOTO 2 BANTI:

La giacchetta nera livornese manca clamorosamente all’appello, negando un paio di rigori al Torino, uscito sconfitto di misura dalla trasferta del Friuli. Sopratutto l’intervento di Allan su Santana, grida vendetta e manda su tutte le furie il tecnico granata Ventura, poi espulso. In un match sostanzialmente equilibrita, dove poteva starci l’ennesimo pareggio di giornata, è lui a spostare l’ago della bilancia a favore dei padroni di casa. Vedo rosso. 

 

 

Stefan Jovetic


VOTO 3 JOVETIC:

Nel palcoscenico che potrebbe essere suo dalla prossima stagione, il montenegrino scompare sotto la pressione bianconera. La Fiorentina pensa più al palleggio orizzontale che ad impensierire la porta di Buffon, e paradossalmente è Luca Toni a procurare i maggiori grattacapi a Barzagli e compagni. Per Jojo la serata è completamente storta, come testimoniano le tre conclusioni sbilenche terminate a 5 metri dalla traversa. Montella non può toglierlo solo perchè in panchina, a livello offensivo, c’è poco o nulla. Sudditanza psicologica. 


Zero a zero


VOTO 4 PARMA-GENOA e ATALANTA-CATANIA:

Cambiano gli orari ma non il risultato per spettacolo offerto. Molto spesso ci domandiamo per quale motivo la massima serie non riesce ad avere l’appeal di un tempo, ma quanto visto al Tardini e all’Atleti Azzurri d’Italia, ci fornisce una risposta chiara e lampante. Cinque occasioni nitide da gol in due partite, non possono essere abbastanza per quello che era il campionato più bello del mondo.  Ad aggravare la situazione il fatto che nelle due sfide erano coinvolte Parma e Catania, squadre di solito in grado di regalare prestazione frizzanti. Soporiferi. 

 

Christian Puggioni


VOTO 5 PUGGIONI:

L’estremo clivense fa rimpiangere anche se non troppo il suo predecessore Sorrentino approdato al Palermo e candidato alla retrocessione con la maglia dei rosanero. Il nuovo numero uno gialloblu la commette grossa lasciandosi sorprendere sul primo palo da un tiro di Cassano da posizione defilata per la prima marcatura dell’Inter, ma tiene a galla i suoi compiendo una serie incredibile di parate. Lorieri. 

 

 

Mirko Vucinic


VOTO 6 VUCINIC:

Prima realizza il gol del vantaggio bianconero con un siluro da fuori area che trafigge un colpevole Viviano. Poi ha sul destro il pallone del ko, ma spreca clamorosamente a due passi dalla porta della Fiorentina, temporeggiando eccessivamente e calciando addosso all’estremo ospite. L’attaccante vive la sua serata tra alti e bassi, arricchendo la prestazione con giocate da rifinitore puro e facendo altresì innervosire gli spettatori dello Juventus Stadium, perdendo troppo spesso la sfera nel tentativo di giocate improbabili. Al solito croce e delizia. 

 

Mario Balotelli


VOTO  7 BALOTELLI:

Super Mario tiene a galla un Milan spento nella trasferta di Cagliari. Prima “spaventa” gli spettatori di Is Arenas con una mezza rovesciata volante che si insacca all’angolino lasciando di stucco Agazzi, salvo essere poi annullata, visto che il pallone servitogli da Robinho aveva già oltrepassato la linea di fondo. Poi si conquista e realizza il rigore del pareggio, a 8 minuti dalla fine, confermando la sua media strepitosa dal dischetto: 13 centri su 13 tentativi tra Inghilterra e Italia. Non era al massimo della forma, ma l’incidenza è quella del vecchio Ibra. Infallibile.

 

Innocent Emeghara


VOTO 8 EMEGHARA
:

Come recita un vecchio proverbio dello sport, confermarsi è più difficile che affermarsi. L’attaccante nigeriano, naturalizzato svizzero e proveniente dal campionato francese, mette a segno la seconda marcatura in Serie A alla seconda apparizione. Niente male per un acquisto fino a 15 giorni fa, ai più sconosciuto. Rivelazione. 

 

 

Alessandro Matri


VOTO 9 MATRI
:

Il bomber bianconero segna la rete che mette in cassaforte il risultato nella delicata sfida contro i Viola di Vincenzo Montella; terza rete di fila in tre partita cosa che non gli capitava da un secolo circa e sesto gol stagionale per il suo bottino personale in campionato. Il gol realizzato è da cecchino infallibile sotto porta e per giunta, la trasformazione arriva senza scarpino come accadde a Preben Larsen Elkjaer in un famoso Verona-Juventus 2-0 della stagione 1984-1985. Cenerentola.   

 

Hugo Campagnaro


VOTO 10 
CAMPAGNARO:

Il centrale argentino tira fuori dal cilindro la perla della settimana con una rovesciata incredibile che regala il pari ai partenopei nella sfida scudetto dell’Olimpico contro la Lazio, a tempo quasi scaduto. La rete oltre ad essere molto bella, mantiene quasi intatte le velleità tricolore del Napoli, balzato però a meno cinque dalla vetta. Baba’. 

 

 

 

A cura di Rocky & Apollo

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