IL DUELLO Burdisso contro Stendardo, è “derby” in difesa

Burdisso vs Stendardo

Nella 26^ giornata di campionato, la Roma di Aurelio Andreazzoli fa visita all’Atalanta di Stefano Colantuono. I giallorossi, sulla cresta dell’entusiasmo per la vittoria casalinga contro la Juve, all’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo vanno alla ricerca di conferme e di un successo che li spingerebbe verso il terzo posto in classifica, lontano ora ben 7 punti. Dall’altra parte, i nerazzuri, reduci da una sconfitta per 2-1 a Torino contro i granata, mirano a vincere davanti al proprio pubblico per racimolare punti importanti in chiave salvezza: i bergamaschi infatti, a quota 27  in classifica, occupano attualmente la 15^ posizione. Una gara fondamentale dunque per entrambe le compagini, che con una vittoria potrebbero dare una svolta alle rispettive stagioni. Per due squadre che hanno subito 45 (Roma) e 35 (Atalanta) reti, saranno fondamentali soprattutto gli equilibri difensivi, venuti a mancare sin qui troppo spesso. Dopo l’esonero del boemo, Andreazzoli ha ridisegnato completamente la propria difesa, passando dal 4-3-3 zemaniano ad un 3-5-2, ed affidando le chiavi della retroguardia giallorossa a Burdisso. Colantuono, da parte sua, continua con il classico 4-3-1-2, con Stendardo e Canini a fare da scudo davanti alla porta difesa da Consigli. Una sfida a distanza, quella tra Nicolas Burdisso e Guglielmo Stendardo, che, visiti i recenti trascorsi in biancoceleste del difensore atalantino, ha un retrogusto di “derby”. Il primo, argentino cresciuto nelle giovanili del Boca Juniors, è stato soprannominato dai tifosi giallorossi Il Bandito, per l’attaccamento e la maglia e la grinta che dimostra ogni domenica sul campo di gioco; il secondo, cresciuto nella scuola calcio del Napoli, fa della sua stazza (1,90 cm) la sua arma principale. Entrambi classe ’81, sono forti nell’anticipo e spesso pericolosi nelle arie avversarie, soprattutto sui calci da fermo, per la loro abilità nel gioco aereo. Una sfida dunque fatta di tackle, chiusure e colpi di testa, che si prospetta scintillante: e allora che il duello abbia inizio, Roma-Atalanta passa per le loro giocate difensive.

 

Burdisso

NICOLAS BURDISSO

Nicola Burdisso nasce il 12 aprile 1981 ad Altos de Chipion, Argentina. Inizia a giocare a calcio nelle giovanili del Boca Juniors nel 1997,  per poi passare nel 1999 in prima squadra. Con il Boca Juniors ha vinto due Campionati argentini (2000 e 2003), tre Coppe Libertadores (2000, 2001, 2003) e due Coppe Intercontinentali (2000 e 2003). Nell’estate 2004 si trasferisce all’Inter: con i nerazzurri ha vinto quattro Scudetti, due Coppe Italia e quattro Supercoppe Italiane, giocando in 5 stagioni 94 partite e segnando 4 reti. Il 22 agosto 2009 si trasferisce in prestito alla Roma con un contratto fino al 30 giugno 2010. Esordisce subito contro il Genoa partendo titolare e disputando una buona partita. Nelle gare successive viene sempre riconfermato dal neo tecnico giallorosso, Claudio Ranieri. Segna il suo primo gol in Palermo-Roma 3-3, siglando il gol del momentaneo 1-2. La seconda rete arriva nell’ultimo incontro del 2009, il 20 dicembre contro il Parma, vinto 2-0, che consente alla squadra di agganciare i rivali al quarto posto; nell’occasione Burdisso realizza il gol dell’1-0. Il 28 agosto 2010 viene acquistato dalla Roma a titolo definitivo per 8 milioni di euro e firma, per la società capitolina, un contratto quadriennale. Segna il primo gol della stagione 2010-2011 contro il Lecce all’Olimpico nella partita della 9ª giornata conclusasi per 2-0. Nella Stagione 2011/12, il 29 ottobre 2011 segna il suo primo gol nella partita persa per 2-3 contro il Milan. Sempre contro il Milan, segna il suo primo gol della Stagione 2012/13, il 22 dicembre 2012, gara terminata 4 a 2 per i giallorossi. Soprannominato dai tifosi “Il Bandito”, ad oggi vanta 85 presenze e 6 reti in gare ufficiali con la maglia della Roma.

 

Stendardo

GUGLIELMO STENDARDO

Guglielmo Stendardo nasce il 6 maggio 1981 a Napoli.  Cresciuto nel Napoli, esordisce in Serie A nella partita Napoli-Bari 2-2 il 16 maggio 1998. Nella squadra campana resta solo per una stagione, facendo solo quella presenza. L’anno seguente si trasferisce alla Sampdoria dove giocherà per cinque stagioni in serie B, collezionando 33 presenze totali. Nella stagione 2002/03 viene ceduto in prestito per sei mesi alla Salernitana, dove colleziona 17 presenze, coronate da 4 reti. Ancora cambi di maglia sempre in serie B negli anni successivi, con Catania (42 presenze, in prestito dal Perugia, che lo rileva nell’estate 2003) e Perugia(35 presenze e 2 gol). In seguito al fallimento del Perugia di Luciano Gaucci, nella stagione 2005-2006 ritrova la serie A trasferendosi alla Lazio. Nella sua prima stagione, 2005-2006, scende in campo 18 volte segnando una rete nella vittoria per 1-4 ad Ascoli, mentre nella stagione seguente totalizza 21 presenze e 3 gol. Nell’estate 2009, dopo le parentesi con Juventus e Lecce, torna alla Lazio, dove, con Edy Reja, diventa un titolare inamovibile e le sue prestazioni migliorano notevolmente. Il 18 gennaio 2012 viene ceduto in prestito alla società bergamasca dell’Atalanta; l’esordio con la nuova maglia avviene il 29 febbraio 2012 contro il Cesena, quando viene schierato in campo dal primo minuto.

A cura di Edwin Iacobacci

Top