CORRIEREDELLOSPORT.IT Super Totti stende la Juve

Totti e Osvaldo

(S. Zizzari) Un grandissimo gol del capitano decide il match dell’Olimpico e riapre il campionato: domani il Napoli potrebbe salire a -2 dai bianconeri

ROMA – La Roma torna a gioire dopo tanto, troppo tempo. Un gol di Totti condanna alla sconfitta la Juve, sancisce la pace con i tifosi e riapre il campionato. L’1-0 con il quale i giallorossi stendono gli avversari è figlio di una partita giocata con il cuore prima che con la tattica. Una gara finalmente convincente e tre punti conquistati – i primi in campionato nel 2013 – contro una squadra fiaccata dalla prestazione di Champions.

PRIMO TEMPO, TANTI SBADIGLI – Il primo tempo concede poco o nulla allo spettacolo. Le due squadre giocano in modo speculare e non si espongono. Tanto possesso palla, zero rischi, eccessiva accortezza. La Roma mette in campo tanto cuore e dimostra in modo evidente la reazione che i tifosi chiedevano. Il gioco, però, latita. Osvaldo si danna in attacco, chiamando palla e cercando spesso la verticalizzazione. De Rossi in mezzo al campo funziona bene da stantuffo, meno in fase di impostazione. Troppi gli errori in appoggio da parte del biondo di Ostia. La Juventus, forse un po’ affaticata dal trionfale impegno di Champions in Scozia, sembra sazia e manovra con troppa lentezza. Si sente eccome l’assenza in mezzo al campo della vitalità di Marchisio che le geometrie di Pirlo riescono a compensare solo in parte. Il primo quarto d’ora di partita è di marca giallorossa. La Roma prova subito a riscaldare i 55mila tifosi presenti all’Olimpico con Osvaldo che al 7′ calcia su Buffon un pallone piuttosto ghiotto in area bianconera. L’attaccante italo-argentino ha un’altra occasione poco dopo ma si decentra troppo su una verticalizzazione di Pjanic e perde il tempo per calciare in porta. L’aggressività della Roma dura lo spazio di venti minuti, poi sale in cattedra la Juve che, sorniona ma incredibilmente compatta, guadagna metri azione dopo azione. Con due squadre così accorte, è inevitabile che gli unici brividi possano venire dai calci da fermo. Così è al 18′ quando Pirlo dal limite esalta i riflessi di Stekelenburg con una punizione indirizzata all’angolino. E’ questa l’unica, vera palla gol del primo tempo bianconero. Alla mezz’ora la Roma spreca una buona chance con Totti che calibra male un cross in area per Lamela, liberatosi bene in area juventina.

RIPRESA, DECIDE TOTTI – La ripresa è molto più divertente con occasioni da gol e continui capovolgimenti di fronte. La Roma è meno timorosa e attacca con più giocatori. Pronti, via e nei primi dieci minuti la Roma va tre volte vicina al vantaggio con Osvaldo, Torosidis e Pjanic. La risposta della Juve arriva con un esterno al volo dal limite di Vucinic con palla fuori di poco. Conte toglie l’attaccante montenegrino per inserire Giovinco. All’11’ la Roma va ancora vicina al gol con Osvaldo che di testa colpisce potente ma centrale permettendo a Buffon la deviazione di pungo. Passa un minuto e i padroni di casa sbloccano il risultato grazie a Totti, protagonista di un gol da standing ovation. Punizione di Pjanic deviata dalla barriera, dal limite il capitano trova una conclusione di destro di spaventosa potenza che si insacca sotto il ‘sette’ alle spalle di un incolpevole Buffon. Il gol fa scoppiare di entusiasmo i tifosi giallorossi. La pace con la squadra è siglata. La Juve prova a reagire ma le tossine di Champions si fanno sentire sulle gambe. La Roma è più reattiva e continua a giocare con grandissima intensità. Osvaldo, Lamela e De Rossi hanno altre chance per chiudere il discorso ma non riescono ad avere la dovuta lucidità in zona gol per chiudere il discorso. I bianconeri feriti cercano una reazione ma, escluse un paio di incursioni di Giovinco in area capitolina, di occasioni da gol neanche l’ombra. Neanche l’inserimento di Anelka nell’ultimo quarto d’ora regala quello scatto che Conte auspicava dalla panchina. Totti e compagni controllano con ordine fino al triplice fischio. La Roma e i suoi tifosi si regalano una notte di festa che mancava da troppo tempo. La Juve assapora il gusto amaro del quarto ko stagionale: il Napoli domani può arrivare a -2.

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