5-5-5 L’ANALISI TATTICA Ennesima umiliazione, colpa di un progetto che non esiste

5-5-5 L’Analisi tattica

Incredibile quel che nella serata di venerdì hanno dovuto vedere i tifosi: Roma sconfitta in casa per 4-2 dal Cagliari, che nelle due stagioni americane ha battuto i giallorossi in 3 occasioni su 4, eccezion fatta per l’andata (la famosa partita del ‘tavolino’). Ancora un’umiliazione inflitta alla compagine romanista da una squadra che sulla carta viene considerata inferiore, ancora una volta una disfatta totale, dalla quale si salva, come sempre, solo Totti. E pensare che lo scorso anno qualcuno non lo credeva confacente alla propria proposta, preferendogli Okaka.

IL PROGETTO. Difficile parlare solo di calcio, ma bisogna fare un’analisi completa del momento passato dalla società intera. Zeman pagherà, come è giusto che sia, perchè nel calcio funziona così e perchè nulla di quanto ci aveva promesso si è visto sul campo. Ma Baldini e Sabatini da un anno e mezzo sbagliano tutto: scelte, mercato, strategie. Quel che si è visto a Trigoria nell’ultima settimana ha rasentato il ridicolo, con uno Zeman prima pubblicamente delegittimato da Sabatini, poi confermato dallo stesso, passando anche per la ‘vacanza londinese’ concessa a Stekelenburg.

Baldini promise che nel caso di ripetuti fallimenti sarebbe andato via lui: questa volta non può prendersela con la stampa, non può accusare l’ambiente, ma dovrà mantenere la sua promessa. E se, invece, decidesse ancora di non mantenere la sua promessa dovrebbe cambiare la sua visione aristocratica di calcio, visto che i tifosi e l’ambiente gradirebbero un ritorno alla normalità.

LA PARTITA. Zeman paga ancora le sue assurde scelte, su tutte Goicoechea tra i pali. L’uruguagio ogni settimana riesce sempre a stupirci con errori che si avvicinano sempre di più all’incredibile: il 2-1 sardo è solo colpa sua, ed in un campo di calcio di massima serie, ma anche di serie inferiori, mai si era visto un gesto tecnico così goffo. Condizioni climatiche ottimali (visto che nella Capitale spesso si è data la colpa al tempo per gli errori della squadra e dei singoli), ma nonostante l’assenza di vento e la palla asciutta l’estremo difensore è riuscito nell’impresa di segnarsi da solo. Si è guadagnato i cori ironici della Curva Sud, probabilmente il suo rapporto con l’ambiente si è definitivamente chiuso ieri, visto che forse nessun altro allenatore lo schiererebbe, nemmeno in caso di emergenza.

Tachtsidis è l’altro giocatore per cui il Boemo si è sempre esposto, come a Bologna, quando il greco si salvò dall’insufficienza solo grazie alla rete del 3-3. Anche ieri la sua prestazione è pessima, la sua utilità tattica sfugge ai più. Lento in fase di costruzione, le sue scelte sono sempre scontate, inutile in fase difensiva, come si vede in occasione della prima rete di Nainggolan, quando il regista si lascia anticipare, senza opporre alcuna resistenza, dal centrocampista rossoblu. Nel tentativo di ‘lanciarlo’ il tecnico di Praga potrebbe averlo ‘bruciato’, o, quanto meno, compromesso il futuro a Roma.

Osvaldo continua il suo rapporto altalenante con l’ambiente, dovuto al suo carattere difficile. Durante tutta la gara di ieri il suo unico obiettivo è apparso il goal in rovesciata, tentato da ogni posizione. Indisponente come il peggior Vucinic, ai primi fischi della Sud si innervosisce ancora di più isolandosi totalmente dalla gara. Da rivedere, sicuramente rappresenta un fallimento di questo biennio di calciomercato: troppi 18 milioni per un calciatore così discontinuo. 

L’unica certezza nel corso degli anni è Francesco Totti, in rete anche ieri su calcio piazzato: è l’ultimo ad arrendersi, uno dei pochi che sente realmente il ‘peso’ della maglia che indossa, la certezza da cui qualsiasi allenatore si ritroverà sulla panchina giallorossa dovrà ripartire, senza ripetere inutili esperimenti enriquiani

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