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LA REPUBBLICA Accuse a Ventura: “Ordinò di perdere”

Ventura

(G.Foschini – M.Mensurati) – Tre nuove partite di serie A (Inter-Atalanta, Bari-Genoa e Genoa-Bari) e il coinvolgimento definitivo di allenatori e società. Quella che potrebbe essere la nuova fase dell´inchiesta penale e sportiva sulcalcioscommesse di Bari comincia dal verbale di Angelo Iacovelli, il portantino-factotum dei calciatori biancorossi per conto dei quali raccoglieva denaro e organizzava contatti in vista delle combine.

Nel suo ultimo interrogatorio, datato 21settembre, Iacovelli ha raccontato particolari “pesanti” su altre gare. Partendo da un aneddoto: come si sta in panchina ai tempi delcalcioscommesse. «Durante Bari-Treviso (del 2009, ndr)- si legge nel verbale – in panchina c’ero anche io. I giocatori avevano tutti le radioline nell´orecchio. Ci furono sicuramente delle giocate fatte – e non nascondo che l´ho fatto anche io – da alcuni ragazzi del Bari. Insomma si erano scommesse alcune partite. Una era l´Ancona, forse Albinoleffe-Ancona. Poi c’era il Rimini. E poi c´era una partita di serie A…». Quale? «Inter Atalanta. Era sicuro l´over». La partita effettivamente finì 4-3. «All’inizio avevano le facce che arrivavano giù, poi i risultati cambiarono e cominciarono a tirarsi su, a ridere, scherzare, si stappava champagne. Poi sicuramente sapevano che avevano fatto una grossa vincita…. Io non so come lo facevano a sapere: però le loro amicizie ce le avevano dappertutto…».

Iacovelli parla poi anche di Bari-Genoa, della stagione 2009-2010, tirando in ballo l´allora allenatore (oggi al Torino) Giampiero Ventura. La partita finì 3-0 per il Bari ma doveva essere un X. «Stellini mi disse che Ventura, che è di Genova, andò per concordare lo 0-0 (…) Un punto andava bene a tutte e due le squadre, il Bari non riusciva a fare risultato e le contestazioni si cominciavano a sentire (…)». Poi che accadde? «Qualcuno, come Almiron, siccome aveva sospettato che la partita si era venduta se la giocò e il Bari vinse 3-0. Poi sotto al tunnel successe di tutto perché Sculli si prese… non dico quasi a pugni, prese al secondo di Ventura per la gola, Sullo (…) Si sentivano le parole: “Pezzi di merda, non si fa così…” (…) perché la partita non doveva finire così».

Il racconto di Iacovelli prosegue. «Dal caos all´anno dopo… (…) Il Bari vinse con la Juve, giocammo a Genova noi in 11, il Genoa in 10, la c’è lo stampino di Ventura perché per i falsi dell´anno precedente disse: “Questa partita noi la dobbiamo perdere”. Questa però è una mia deduzione (…) Sicuramente qualcosa è successo nello spogliatoio e poi di là è successo il patatrac perché nessuno più ascoltava il mister».Tutto materiale che al momento non è stato verificato dai carabinieri, dal procuratore Antonio Laudati e dai sostituti Ciro Angelillis e Giuseppe Dentamaro. E che dovrà essere vagliato anche dagli uffici di Stefano Palazzi. Che avrà anche un altro compito: capire il ruolo delle società (dal Bari alla Samp, dalla Salernitana al Treviso). «Dal punto di vista logico – scrive l´ufficiale dei Carabinieri, Riccardo Barbera, nell´informativa finale – è inverosimile che i calciatori di una squadra cedano il proprio denaro per addivenire ad un risultato che possa giovare quasi esclusivamente alla società stessa». Ora tocca a Palazzi che già la prossima settimana potrebbe partire convocando i tesserati: nell´elenco sicuramente ci sarà Antonio Conte.

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