LA TANA DEL NEMICO Lo stadio “Angelo Massimino” di Catania

Stadio Massimino

La trasferta di Catania allo stadio “Massimino” è di quelle nelle quali ogni squadra fatica soprattutto per questioni ambientale. La gara è di valenza particolare soprattutto per i rapporti con la compagine giallorossa alla quale, anche se passati molti anni, non è stata perdonata l’umiliante e “brutale” sconfitta  per 7-0 nella stagione 2006/2007.

STORIA

Situato nel quartiere “Cibali” di Catania, da cui prende il secondo appellativo attuale e il primo nome di battesimo, fu costruito nel 1935 e inaugurato il 27 novembre 1937. Fu intitolato a Italo Balbo, governatore della Libia e ministro dell’aeronautica ai tempi del fascismo, per poi tornare con la denominazione originale alla caduta del regime. Lo stadio siculo divenne celebre il 4 giugno 1961 quando la formazione etnea batté per 2-0 la grande Inter di Herrera e il commentatore dell’epoca, il grande Sandro Ciotti, pronuncio la nota frase “Clamoroso al Cibali” per commentare l’inaspettata vittoria del Catania. Nel 2002 lo stadio prese il nome di Angelo Massimino, storico presidente catanese che morì proprio in quell’anno dopo 25 anni di presidenze.

Il 2 febbraio 2007 la piazza Spedini antistante lo stadio, dalla quale si accede alla Curva Nord ed alla Tribuna A coperta, è stata teatro degli scontri che hanno portato alla morte dell’ispettore Filippo Raciti.

Per quanto riguarda i dati tecnici e la capienza del Cibali, il sito ufficiale del Catania arriva a contare una capacità di 20.016 posti a sedere così suddivisi per settore: Tribuna A (coperta) 3.243 posti, Tribuna B 4.502 posti, Curva Sud 5.865 posti, Curva Nord 5.406 posti, Settore Ospiti 1.000 posti.

TIFOSERIA

Tifo di grande passione, quello catanese è celebre per il record di tifosi in trasferta in una sola partita: 40 mila furono infatti i sostenitori etnei che, nel 1983, invasero la capitale in occasione dello spareggio per la promozione in Serie A contro la Cremonese. Il tifo organizzato catanese nasce nel 1979 attorno al gruppo organizzato della Falange d’Assalto Rossazzurra, che si posizionò nella Curva Nord, seguito dalla formazione di altri gruppi quali Onda d’Urto e Giovani Rossazzurri (alla fine degli anni ottanta), posizionatisi nella Curva Sud. La tragedia datata 2 febbraio 2007, in cui perse la vita l’ispettore Filippo Raciti dopo scontri tra ultras e forze dell’ordine, non ha minato minimamente il calore e l’amore di una città per la propria squadra che ancora è fra le più valide del campionato di Serie A.

Giovanni Parisi

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