(L. Serafini) – Il 2013 a Trigoria si è aperto con il confronto tra la dirigenza e Daniel Pablo Osvaldo. Inevitabile, dopo l’assenza dal ritiro invernale negli States a causa di un virus influenzale, come comunicato dal giocatore tramite un certificato medico spedito direttamente dall’Argentina. L’attaccante, infatti, è atterrato solo ieri mattina a Fiumicino con un volo proveniente da Buenos Aires. Tempi e modalità dell’assenza non sono piaciuti alla società, che nei primi giorni del “Winter Training” era decisa a organizzare un piano di viaggio specifico per far arrivare comunque l’attaccante a Orlando. Senza mai mettere in dubbio la veridicità della malattia, la società ha subito la decisione del giocatore di saltare il ritiro. Ad attenderlo a Trigoria, oltre ai compagni che nei giorni scorsi non hanno lesinato ironia sulla sua assenza, il confronto con la dirigenza. L’intenzione della società era escludere che dietro il forfait ci fossero cause di natura differente. Il giocatore ha ribadito l’impossibilità fisica per affrontare un viaggio di oltre dieci ore. Il confronto è servito ai dirigenti anche per ribadire un concetto: Osvaldo non è in vendita.
Nelle ultime ore, l’assenza dell’attaccante ha moltiplicato le voci riguardanti una sua cessione già a gennaio. La Juventus sta monitorando la situazione, vorrebbe portare l’argentino a Torino già in inverno. Ma da Trigoria sono categorici: «Osvaldo non si muove». Sempre che non arrivino offerte irrinunciabili, finora non pervenute. La Roma non è disposta a cederlo per una cifra inferiore ai 22 milioni di euro: un’offerta che ancora nessuno ha presentato sul tavolo del ds Sabatini. Non può ancora farlo il Milan, in attesa di sbloccare il mercato con le cessioni di Robinho e Pato. Ma a sentire Silvio Berlusconi, Osvaldo non rientra nei piani dei rossoneri «ci siamo dati limiti d’età». Molto improbabile quindi che l’attaccante di Buenos Aires si muoverà a gennaio, malgrado i rapporti con Zeman non siano idilliaci. Ma è al boemo che deve il suo miglior inizio di stagione: 1063 minuti giocati e 9 reti.
Meglio dello scorso anno: sotto la guida di Luis Enrique aveva giocato qualche minuto in più segnando però 7 reti, mentre nell’inizio di stagione precedente con l’Espanyol erano state 6 le marcature in appena 900 minuti disputati. Difficilmente però Zeman gli concederà l’occasione, contro il Napoli, di incrementare ulterior-
mente il bottino stagionale. Oggi, nel primo allenamento dell’anno a Trigoria, Osvaldo si è presentato piuttosto debilitato dalla malattia e dall’inattività di tredici giorni. Proprio per questo ha svolto solo lavoro atletico, rimanendo escluso dalla partitella in famiglia. Lo attendono ulteriore riposo ed esercizi specifici per il recupero della condizione atletica. Chi invece al San Paolo ci sarà, e con una maglia da titolare, è Nicolas Burdisso che ieri — a LaRoma24. it — ha smentito le voci che lo vorrebbero lontano da Trigoria: «Ho scelto la Roma e da qui non voglio andare via».