IL MESSAGGERO Zeman: “Troppi errori in attacco”

Zdenek Zeman

(U. Trani) – «Il punteggio è la somma tra Cavani e i nostri errori». Zeman si inchina all’uruguaiano, ma sa che a farlo grande è stata la sua Roma, come successe a Torino, contro la Juve, anche quel match perso 4 a 1. «Loro hanno subito fatto una grande ripartenza e ci hanno punito. Ci siamo allungati e abbiamo lasciato spazi in contropiede». Il film è questo, a sentire il boemo. Severo per alcune indecisioni dei difensori (e non solo, anche per gli errori in attacco), non dello spirito e quindi nemmeno del gioco. «È un passo indietro come risultato. Come prestazione, sono invece contento. La squadra ha cercato di mettere in difficoltà l’avversario spesso riuscendoci. Ma nel calcio contano i gol: noi non li abbiamo fatti, loro sì».

Nel pomeriggio le sconfitte dell’Inter e la Fiorentina, sfruttate dal Napoli, ora terzo, e non dalla Roma. «Ogni volta che non si vince è occasione persa. Ho una squadra che gioca per prendere i tre punti, poi magari sbaglia come qui, soprattutto davanti, e paga. Il campionato è lungo e sono contento che cerchiamo di costruire e fare. Dobbiamo lavorare per migliorarci».

SQUADRA VIVA Il primo rimprovero è per gli errori davanti a De Sanctis. Ha pesato l’assenza, all’inizio, di Osvaldo: «Lui aveva fatto pochissimi allenamenti». Difende, di conseguenza, la scelta di Destro, schierato titolare. «È andato abbastanza bene, ha avuto le sue occasioni. Non ha fatto gol quindi era frettoloso, se lo faceva… Sono soddisfatto della sua prestazione, si è fatto vedere, si è proposto e si è costruito qualcosa per poter chiudere la partita. Ha fatto buoni movimenti si è preparato le palle gol peccato che non le ha sfruttate. L’attaccante serve a quello e lui vive per i gol. Ha qualità, ci puntiamo tanto e speriamo che ci aiuti».

«Il risultato è giusto, spero che non pesi», ammette. «Ho visto una squadra viva, nonostante la pausa invernale. Siamo convinti che possiamo dare fastidio a tutti. Deve vincere qualche partita in più. Ci mancano dei punti, un po’ per colpa nostra e un po’ per decisioni sbagliate. E ci manca ancora qualcosa come la catena di destra che non ha convinto». Cioè devono crescere Piris, Pjanic e Lamela.

Zeman rilancia: «Abbiamo avuto più occasioni da gol del Napoli. Poi ci siamo sbilanciati troppo. Non mi piace fare catenaccio. Abbiamo tirato più volte in porta, non mi aspettavo un Napoli così. Noi abbiamo sofferto Cavani, un giocatore molto importante che non da riferimenti. Nel primo tempo hanno fatto solo un contropiede e mezzo». Niente alibi, a cominciare dal jet leg: «Non ha influito. Abbiamo costruito sei, sette palle gol, loro meno ma hanno fatto quattro reti. La differenza è qui. È il calcio».

Guarda alle amnesie dietro: «Giochiamo a zona sui calci piazzati e qualcosa non ha funzionato. I due centrali dovevano cercare la palla, ha saltato solo Burdisso ed era lontano. Su calcio d’angolo si prende gol, lo abbiamo preso perché abbiamo sbagliato e succede». Niente da fare contro Cavani: «Si sa che sulla corsa è più veloce quindi si cercava di tenerselo davanti. Lui sull’uno contro uno vince sia con Burdisso che con Castan».

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