GAZZETTA DELLO SPORT Euforia Petkovic. Tensione Zeman

Vladimir Petkovic

(B.Tucci) Euforia e disperazione: sono questi i due sentimenti che dividono la città che ama il calcio.Da una parte, i tifosi biancocelesti sono a mille per i fantastici risultati e la posizione in classifica; dall’altra i fan giallorossi che continuano, fra alti e bassi, a subire docce calde e fredde. Con in più un dato che lascia perplessi: se non ci fosse stata la vittoria a tavolino contro il Cagliari, oggi la Roma formato Zeman avrebbe meno punti di quella guidata da Luis Enrique. Che dire? Petkovic gongola: furoreggia in campionato e in Coppa Italia: qualsiasi formazione manda in campo, i suoi ragazzi fanno sfracelli e non temono avversari. Il «mister venuto dal nulla» ha dimostrato di essere un tecnico capace di costruire un gruppo in grado di dar fastidio a tutti. Chi ci avrebbe scommesso all’inizio del campionato? Pochi, forse nessuno e quando Lotito, con Tare, predicavano il contrario, lo scetticismo dilagava insieme con l’ironia. Ora, la situazione è completamente cambiata e il presidente, in odore di Parlamento, si gode lo scenario e guarda dall’alto in basso molti suoi colleghi partiti con l’onore del pronostico.

Cos’ha di più questa Lazio che le altre non hanno? Ha grinta, aggressività, forza d’animo. Non molla mai e si adatta meravigliosamente ai cambi in corsa che chi la guida ordina durante l’incontro. Vi pare poco? È lecito sognare, allora? Al tempo. È necessario rimanere con i piedi in terra e lavorare senza un attimo di sosta. Solo così si sono raggiunti, finora, certi risultati che non si possono gettare dalla finestra. Se l’euforia è di casa, non si può dar torto a chi tifa Lazio.

Mentre, dall’altra parte del Teveremusi lunghi e polemiche a non finire.Domani, la Roma vola a Catania per l’ennesima partita delicata. Perché se anche in Sicilia, la squadra di Zeman dovesse perdere, si parlerebbe di crisi aperta e di un addio forse definitivo all’Europa. Con quale danno d’immagine , oltre che economico, è facile prevedere. Pure in caso di sconfitta, la situazione non muterebbe, nel senso che il boemo rimarrebbe sulla panchina della Roma. Però, la sua sorte forse sarebbe segnata e fin da lunedì, si comincerebbe a parlare della nuova panchina della Roma, anche se il cambio della guardia avverrebbe sicuramente alla fine del campionato. Sic transit gloria mundi, così passa la gloria del mondo.

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