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TUTTOSPORT.COM Roma-Fiorentina, che show all’Olimpico finisce 4-2

Bradley

Lo aveva definito “intramontabile”, lui che ha avuto la doppia chance di giocarci a fianco e di allenarlo. Vincenzo Montella aveva visto lungo pensando al suo nuovo ritorno all’Olimpico, stavolta vestito di viola: Francesco Totti non è solo il simbolo della Roma, è ancora un grande. E lo ha constatato, suo malgrado, nella gelida serata dell’ Olimpico: la sua Fiorentina, meno bella rispetto a quella vista finora, esce sconfitta 4-2, con doppietta del numero 10 giallorosso (segnano anche Castan e Osvaldo), salito a quota 221 reti in serie A, a sole quattro lunghezze dalla leggenda Nordhal. Un super Totti che non solo segna, ma ispira, dirige l’orchestra di Zeman, stavolta decisamente intonata. Per l’allievo non è ancora il momento di superare il maestro, come pure Montella aveva definito Zeman: nel gioco dei ritorni e degli ex, non c’ posto per i sentimenti.

CHE MATCH – Solo per i gol, le emozioni e qualche brivido, del gelo pungente e per quella vocazione kamikaze dei giallorossi targati boemo: in vantaggio si fanno raggiungere, allungano di nuovo e poi subiscono il ritorno dei viola che pure soffrono l’assenza a centrocampo di Pizarro e di Jovetic davanti (il montenegrino resta in panchina). Ma stavolta nessun ribaltone, la Roma c’è, domina non solo per metà gara e raggiunge in classifica i viola: Montella alla fine deve inchinarsi a Zeman, che non teme l’impopolarità e tiene fuori De Rossi (entra al 20′ della ripresa), al centro del caso spinoso e tornato dopo i tre turni di squalifica per il pugno a Mauri nel derby. Bradley e Tachtsidis non fanno rimpiangere capitan futuro. Azzeccata anche la scelta di Pjanic che spicca nel tridente offensivo con Destro (troppi i gol mancati dall’ex senese) e Totti: al bosniaco manca solo il gol, ma è uno dei migliori. Il vecchio boemo la gara con i viola non la sbaglia: in panchina manda Goicoechea al posto di Stekelenburg, davanti non c’è Osvaldo, fermato da un problema al collo del piede (entra al 20′ del st e segna pure nel finale). Nel 3-5-2 consolidato Montella affida l’attacco al duo Cuadrado-Toni.

LE OCCASIONI – La partenza non è a razzo, ma bastano sette minuti per dare brio al match: la Roma passa in vantaggio, esulta Tachtsidis (sarebbe stato il suo primo gol in giallorosso) convinto che la zuccata decisiva fosse stata la sua. Ma c’è Castan sulla linea di porta per il tocco dell’1-0. Passano sette minuti e la Fiorentina acciuffa il pari: complice la difesa giallorossa che sale malissimo, Gonzalo passa a Rodriguez che non ha difficoltà a mettere dentro. La sfida si accende, la Roma è brillante, i viola soffrono soprattutto a centrocampo. E arriva un altro gol: al 19′ lo firma Totti al termine di una triangolazione con Destro da applausi. Il capitano di collo esterno al volo spiazza il portiere viola. Roma spumeggiante, Fiorentina tramortita: ma al 21′ a sbagliare è l’arbitro Banti che ammonisce Olivera per un brutto pestone a gioco fermo su Pjanic (a terra) che avrebbe meritato il rosso diretto. Giallo anche a Tachtsidis che era andato a protestare. La Roma comunque domina e allo scadere c’è posto per un’altra perla del capitano: Totti da 35 metri segna con un destro potente (Viviano prova una goffa respinta senza successo). Applausi per l’intramontabile 10 giallorosso.

GRAN FINALE – Nella ripresa Montella cambia un pessimo Olivera con Fernandez e Cassani con El Hamadaoui: passano 50 secondi e l’attaccante marocchino raccoglie la palla di Borja Valero e di testa accorcia le distanze. La Roma però tiene alto il ritmo, va a mille, anche se lascia sempre troppo spazio in difesa. Destro si mangia l’impossibile; al 20′ è l’ora di De Rossi, che entra al posto di un buon Tachtsidis (entra anche Perrotta per Florenzi). Al 28′ la Roma è ancora avanti con Marquinhos che segna dopo la traversa presa da Destro: il guardalinee segnala un fuorigioco che non c’è. Ma il 4-2 arriva comunque, Osvaldo fa il gol dell’ex: la palla se la inventa ancora Totti. Intramontabile genio giallorosso.

Fonte: tuttosport.com

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