GAZZETTA DELLO SPORT Zeman ha trovato più equiibrio. Sarà spettacolo e non finirà pari

Giuseppe Giannini

(G. Giannini) – Mi aspetto una sfida ad alto godimento. Zeman e Montella, con diverse sfumature, propongono un calcio molto offensivo: all’Olimpico sarà spettacolo e non sarà pareggio. La Roma è nel suo momento migliore, ha trovato un equilibrio, tanto da non sembrare, a tratti, espressione genuina del boemo. Ora Piris attacca meno, mentre Balzaretti attende il momento opportuno per tentare le sue incursioni.

Più matura, più concreta, la squadra non si lancia più in assalti irrazionali per tentare di sbloccare il risultato. Giocando con il 3-5-2, la Fiorentina può essere vulnerabile se si ritrova con i difensori costretti all’uno contro uno. Secondo me, Zeman cercherà di tenere larghi i due marcatori esterni avversari. Se Roncaglia e Savic saranno impegnati lontano dall’area di rigore, allora i giallorossi avranno modo di arrivare in zona-tiro per vie centrali, anche con gli inserimenti dei centrocampisti. Certo, Totti è abituato ultimamente ad agire soprattutto da trequartista, proprio da rifinitore: così, Francesco, che è in splendida condizione, potrebbe intasare gli spazi che invece sarebbe il caso di lasciare ai compagni che arrivano da dietro.

La partita poggerà soprattutto su un duello che magari inciderà in assoluto sul progetto tattico dei due tecnici: Balzaretti contro Cuadrado è un confronto che promette accelerazioni, dribbling e cross per gli attaccanti. La Roma dovrà stare attenta a non concedere troppo campo al colombiano, che va in sofferenza se deve sacrificarsi molto nella fase difensiva. Se Balzaretti avrà la forza per attaccare con continuità Cuadrado, imporrebbe anche a Roncaglia di restare largo.

Montella non rinuncia a giocarsi la gara, l’ha dimostrato anche contro la Juventus. Ma la Fiorentina, che sa conquistare il centrocampo con i 5 giocatori schierati in quella zona, accetta talvolta il rischio di giocare 3 contro 3 nella linea arretrata. Sono curioso di scoprire quanto diventeranno devastanti Destro, Osvaldo e Totti contro i difensori viola.

Non prevedo ulteriori sorprese sull’utilizzazione di De Rossi: io mai rinuncerei a un leader come Daniele, sin qui bravo anche a non replicare alle “punture” di Zeman. Magari l’allenatore prova a stimolarlo, però non è facile per un giocatore esprimersi al meglio in queste condizioni. Ne so qualcosa, visto che Bianchi, con esclusioni e commenti – tipo “avete visto anche senza… Maradona riusciamo a vincere” – mi fece perdere un po’ di carisma nello spogliatoio.

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