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GAZZETTA DELLO SPORT E se giocasse Alessio? Sogno Romagnoli: “E’ il mio momento, pronto per il Milan”

Romagnoli

(F.Oddi) Marquinhos proverà a recuperare per il Milan, Burdisso spera di sostituire lo squalificato CastanRomagnoli potrebbe fare coppia con entrambi, dopo il bell’esordio in Coppa con l’Atalanta. Festeggiato con una convocazione in Under 21, sorprendente per l’età, non per il talento. Oggi, però, nell’amichevole con la Nazionale di Serie B non potrà togliersi la soddisfazione di debuttare prima in Under 21 che in Serie A: è tornato a casa, per precauzione, per un affaticamento alla coscia destra, nulla di preoccupante. «Noi non facciamo regali a nessuno — aveva spiegato il c.t. Devis Mangia —. È vero che avevamo defezioni in difesa, ma Romagnoli è uno che da inizio anno sta a pieno titolo in una grande squadra come la Roma. Abbiamo ragazzi del ’90 e del ’91: lui è del ’95, se l’ho preferito a gente del ’93 o del ’94 è perché se lo merita. Se farà bene potrà venire con noi anche all’Europeo, a giugno».

PAZIENTE ATTESA  Ma prima di giugno, c’è il big match con il Milan. «Non parlo di Roma — mette le mani avanti nel ritiro azzurro de La Borghesiana — decisione mia, non della società». Poi pian piano si scioglie, ripercorrendo le tappe di una stagione strana, sempre convocato, mai in campo, fino alla scorsa settimana: ora, nel giro di dieci giorni, potrebbe mettere in fila due esordi. «Non giocavo ma ero tranquillo: mi dicevo che il mio momento sarebbe arrivato. E probabilmente è arrivato adesso, il momento decisivo. Sono stati tre mesi andati molto bene, mi sono impegnato in ogni allenamento, senza mai scoraggiarmi. Con il Milan? Deciderà il mister, ma io sono pronto».

RESTO QUI  Talmente pronto, da non prendere in considerazione la possibilità di un prestito in B, a gennaio. Possibilità che peraltro con una seconda prova positiva, in una gara così importante, svanirebbe definitivamente. «Ma io sto bene a Roma, non voglio andare via. E poi abito lontano, a Nettuno, per cui non sento neanche la pressione. Ogni tanto adesso qualcuno mi riconosce, mi capita di firmare qualche autografo, ma le giornate le passo con gli amici di sempre. E per loro non è cambiato niente ora che ho esordito in prima squadra, sono lo stesso di prima».

NIENTE E’ CAMBIATO È lo stesso anche per Burdisso, che continua a consigliarlo e rassicurarlo («E io lo ringrazio, è molto importante per me») con tutto che rischia di soffiargli il posto: Zeman sarebbe capacissimo di schierare in coppia lui e Marquinhos («Un fenomeno»), 35 anni in due, e lo ha dichiarato pubblicamente più di una volta. Mentre Romagnoli, a inizio stagione, dichiarò che il rispetto per Totti era tale da farlo girare al largo da lui, nelle partitelle. E ora, mesi dopo? «E ora è la stessa cosa. Totti è Totti». Ovvero quello che gli ha fatto i complimenti dopo l’esordio con l’Atalanta. «Se mi hanno fatto piacere. Beh, voi che ne dite?» E se ne va, sorridendo come sempre.

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