GAZZETTA DELLO SPORT Baldini: “E’ più pericolosa l’euforia della depressione”

Baldini

(M.Cecchini) Mentre migra nell’etere l’inno «Roma Roma Roma» dell’amico Antonello Venditti, Francesco De Gregori — nell’insolita veste di intervistatore — dice convinto: “Questo è il più bell’inno scritto per una squadra di calcio”. Ospite di «Radio Capital» (l’intervista andrà in onda domani), il direttore giallorosso Franco Baldini non può che acconsentire. Ed è l’inizio di una breve chiacchierata fatta di ricordi del calcio degli Anni Ottanta («meno muscolare»), di scoperte («davvero hai segnato 50 gol in carriera?», dice scettico il cantautore al suo ospite), di magliette sfilate per la gioia. «Se fossi stato calciatore e avessi fatto un gol alla Lazio, non so che cosa avrei combinato», ammette sincero De Gregori. E Baldini chiosa: «Quando i miei giocatori lo fanno e vengono ammoniti, spiego a muso duro che sbagliano. Ma in particolari momenti, certe cose si possono capire».

Pedaggio
 Solo nel finale della conversazione il discorso assume toni più seri. «Questa Roma può fare molto bene — dice Baldini —. L’organico è buono, possiamo competere con qualsiasi altra squadra. Certo, tanti giocatori sono giovani e il sistema di gioco è nuovo, e quindi c’è bisogno di tempo e di un pedaggio da pagare. Dopo gli ultimi risultati positivi, però, non bisogna pensare che solo la depressione o lo scetticismo tipici di questa città siano un pericolo, l’euforia può essere ancora più pericolosa».Il modo migliore, forse, per avvicinarsi ai brividi di Coppa Italia.

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