SERIE A, IL PUNTO Inter fermata a Bergamo, Montella sbanca San Siro. Napoli rimonta show sul Genoa

Serie A

Trentaquattro reti nella dodicesima giornata di Serie A,un turno che continua a far risaltare allenatori sottovalutati e mai presi in considerazione dalle cosiddette “squadre di vertice” rispetto a colleghi che puntano su filosofie esaltanti e che spostano su di loro le attenzioni di una critica miope verso gruppi mal costruiti da presidenti e direttori sportivi. L’esempio perfetto è Stefano Colantuono, tecnico serio e preparato che lo scorso campionato partendo da una penalizzazione di sei punti ha portato l’Atalanta al dodicesimo posto e quest’anno è sesto con 18 punti, a fronte di un -2 iniziale. Denis, Moralez, Bonaventura e Schelotto sono i suoi uomini più tecnici, Consigli è il guardiano della sesta difesa del campionato composta da Peluso, Stendardo, Manfredini e Raimondi. Una squadra umile e grintosa che incarna integralmente lo spirito del suo allenatore, senza fronzoli, con concretezza e una qualità di gioco lodevole. Queste sono le caratteristiche della squadra bergamasca, sempre ostica da affrontare e ancor più sul proprio campo. Nel posticipo serale ne ha fatto le spese l’Inter di Stramaccioni, sconfitta per 3-2 con il gol di Bonaventura e la doppietta di Denis. Troppo pesanti le assenze di Samuel e Ranocchia, per l’ennesima volta Silvestre si è dimostrato un difensore modesto e a cui serve giocare con continuità per avere la brillantezza giusta. La nota positiva interista è sicuramente l’ottima prestazione di Fredy Guarin, autore del momentaneo pareggio e di una partita da sette in pagella.

La sconfitta dell’Inter fa allungare nuovamente la Juventus a +4: i bianconeri “giocano” a tennis con il Pescara, annientato con un 6-1 all’Adriatico da una tripletta di Quagliarella. La rovesciata di Asamoah e i gol di Giovinco e Vidal completano un risultato pesantissimo e un dominio totale, interrotto dalla rete di Cascione e dagli sprazzi di classe di Quintero. Chi non molla mai è il Napoli che si impone 4-2 in casa del Genoa con una rimonta devastante. La squadra di Del Neri è alla quinta sconfitta di fila, il nuovo allenatore ha sempre perso e stavolta (come contro la Roma) non sfruttando il doppio vantaggio firmato da Immobile e Bertolacci. Mesto e Cavani (80 gol in 109 partite di campionato con il Napoli) riacciuffano il pareggio, Hamsik al 90′ e Insigne in pieno recupero siglano una vittoria fondamentale per tenersi stretto il terzo posto e per non lasciare scappare la Juve a otto punti.

Mazzarri mantiene due punti di vantaggio su una Fiorentina da sogno, capace di sbancare San Siro imponendosi 3-1 sul Milan. Allegri probabilmente si starà maledicendo per non aver rassegnato le dimissioni in estate e i rossoneri continuano a pagare prestazioni indecenti di giocatori che dovevano essere il fulcro del rilancio del post Ibra-Thiago Silva. Imbarazzante Mexes sul 2-0 di Borja Valero, clamoroso il rigore fallito da Pato nel primo tempo. Montella vince e ringrazia il suo centrocampo tutto tecnico: Juve a parte, nessuno in Italia può permettersi tre centrali come l’ex Villareal, Aquilani (suo l’1-0, gol dell’ex) e Pizarro, tornato su livelli straordinari. Senza Jovetic ci pensa El Hamdaoui a siglare la terza gemma dopo il gol di rapina di Pazzini. E’ la sesta sconfitta in campionato per i rossoneri che nelle prossime due partite affronteranno Napoli e Juventus, probabilmente le ultime chiamate per Allegri.

Trattato a parte nelle nostre pagine il derby vinto meritatamente per 3-2 dalla Lazio su una Roma al limite della vergogna in campo e fuori, c’è da segnalare il ritorno alla vittoria del Palermo grazie alla doppietta del gioiello Dybala chiamato a non far rimpiangere l’infortunato Miccoli. Un 2-0 netto della squadra di Gasperini che infligge la settima sconfitta consecutiva alla Sampdoria. E domenica sera in un Marassi infuocato sarà derby della paura tra le due squadre di Genova in crisi nera, quartultimo Ferrara sopra di un punto rispetto ai concittadini rossoblù.

Chi allunga sulla zona salvezza è il Torino di Giampiero Ventura che a fronte di un gioco meno spettacolare di quello espresso lo scorso anno in B, continua a fare punti importanti: D’Ambrosio firma l’1-0 che permette ai granata di battere il Bologna di Pioli, a cui la vittoria manca dal 30 settembre ed è penultimo. Se Stramaccioni e Montella sono i giovani emergenti e Colantuono è un tecnico consolidato, Ventura è il maestro di sicura esperienza, capace di rendere il Torino la squadra con la seconda miglior difesa, con un solo gol subito in più rispetto a Juventus, Napoli e Fiorentina.

Nei rimanenti match sono arrivati tre pareggi: molto emozionante quello del Bentegodi, nel quale il Chievo si fa recuperare due volte dall’Udinese, sprecando anche un calcio di rigore. Guidolin trova in Angella l’eroe di giornata, capace di realizzare una doppietta che riacciuffa i gialloblu in vantaggio prima con Andreolli e poi con Paloschi. Senza gol e con rare emozioni sono terminate Cagliari-Catania (anticipo di sabato pomeriggio) e Parma-Siena.

Daniele Luciani

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