Nuovo appuntamento con la rubrica di Gazzettagiallorossa.it, a cura di uno dei maestri della radiofonia italiana, Francesco Repice, che ogni settimana commenterà per noi i post partita dell’A.s. Roma:
“Immaginavo una partita così, non immaginavo che sarebbe venuto giù il diluvio. E’ vero che la Roma gioca palla a terra, ma in campo c’era anche una lazio che ha saputo interpretare meglio il momento. Non possiamo sapere se senza tutta quella pioggia la Roma avrebbe giocato meglio. Penso però che in una situazione complicata, che si trascina da un po di mesi, fare certe dichiarazioni e interviste ad una settimana dal derby sia quantomeno fuori luogo. Non saranno state decisive, ma non hanno rasserenato l’ambiente, bisognerebbe pensarci un pochino prima. Il derby? Credo che ci siano poche squadre superiori alla Roma come talento, la Lazio non lo è. De Rossi? Sa bene quello che ha fatto: purtroppo ci ricade e sopratutto non riesce a sopire il tifoso che ha dentro quando gioca determinate partite e a capire che fa del male alla squadra per cui tifa. Sono stanco di sentire che avrebbe bisogno di cambiare aria per rendere al meglio. Non diciamo stupidaggini. Non rende per l’ambiente? E’ uno dei primi 5 centrocampisti al mondo, non ha bisogno di particolari situazioni ambientali per rendere. Io spero che torni a fare il De Rossi, a prescindere dal ruolo. Che campionato sarà? Quello che mi aspettavo: di transizione, anche se non può essere così. La Juventus ci ha messo 6 anni per tornare ad essere competitiva: questi giocatori con 2-3 anni in più possono veramente fare la differenza. Zeman? Bisogna avere la costanza di tenere duro. Gli allenatori non giusti sono quelli che non propongono. E’ certo però che bisognerebbe dire a Pallotta che Rondo e Garnett costano tanti milioni di dollari e che la Roma è un grande club… Florenzi? E’ meritato, il ragazzo corre tanto. E’ un premio per come ha giocato le prime partite e per come ha interpretato il sistema di Zeman. La maglia della Nazionale è pesante e penso che non giocherà”.