IL ROMANISTA Zeman toglie Castan dal fuoco

Leandro Castan

(G.Dell’Artri) Diciannove giorni dopo di nuovo titolare. Dopo essere stato in questo primo scorcio di stagione il perno indiscusso della difesa, anche se non sempre indiscutibile, Leandro Castan contro Palermo e Lazio si è accomodato in panchina per lasciare il posto a Nicolas Burdisso. Zeman, dopo il ko di Parma, ha lasciato in campoMarquinhos e ha ruotato i due centrali più esperti, con il brasiliano che al Tardini non aveva brillato e che quindi, per due settimane, ha visto i compagni dalla panchina. Qualcuno ha anche detto che l’ex Corinthians era retrocesso nelle gerarchie di Zeman perché, dopo Parma, aveva avanzato delle perplessità sul sistema di gioco, e in particolare di difesa, della Roma. A Trigoria smentiscono (confronti tra giocatori e allenatore sono all’ordine del giorno) e sostengono che le scelta di Zeman di escludere Castan sia stata solamente tecnica e tattica. Stasera, con Burdisso squalificato, tocca di nuovo a lui. L’obiettivo, oltre alla vittoria della Roma, è quello di mettere alle spalle un periodo non certo fortunato: in giallorosso, come detto, ma anche con la nazionale brasiliana. Nell’amichevole giocata a New York contro la Colombia e terminata 1-1, il romanista ha giocato terzino sinistro – il resto della difesa era composto da Dani Alves, Thiago Silva e David Luiz – e ha qualche colpa sul gol della Colombia messo a segno dal fiorentino Cuadrado«Adesso – le sue parole al termine della partita – vado a Roma dove spero di avere presto un’opportunità». Ce l’avrà stasera, insieme a Piris, che torna sulla destra dopo l’errore al derby che è costato il gol di Mauri, il connazionale Marquinhos e Balzaretti a sinistra. In settimana, col paraguaiano in nazionale, Zeman aveva provato anche l’ex Palermo a destra e Dodò sulla corsia opposta, ma il brasiliano dovrebbe di nuovo accomodarsi in panchina, viste anche le condizioni del campo che si annuncia piuttosto pesante. A centrocampo, con De Rossi eTachtsidis squalificati (Daniele rientrerà contro la Fiorentina l’8 dicembre, il greco domenica a Pescara), sarà Bradley ad avere in mano le chiavi del gioco e ad agire come regista: «Mi dà più movimento – ha spiegato ieri Zeman – ma deve tenere la posizione». Accanto a lui Pjanic a destra e Florenzi a sinistra. In questa settimana, c’è da dire, si è allenato molto bene Marquinho che, già nello scampolo di derby giocato domenica scorsa, aveva dato segnali importanti. Sembra difficile però che il brasiliano possa partire titolare anche perché Pjanic digerirebbe male (eufemismo) una nuova esclusione e Florenzi, fin qui, ha dimostrato di essere uno degli uomini chiave dell’allenatore boemo. A proposito di uomini chiave, in attacco saranno confermati i tre titolari Totti, Lamela eOsvaldo. Con buona pace di Destro, che sperava in un’occasione dal primo minuto visto che in settimana Osvaldo non era stato benissimo e aveva anche saltato l’amichevole dell’Italia con la Francia. L’italo-argentino, però, pare aver recuperato («sta bene», ha detto Zeman) e stasera dovrebbe essere regolarmente al suo posto. In porta, con Stekelenburgout, confermato Goicoechea.

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