(A. De Bartolo) – Se si vuole dare senso a un progetto di una Roma, con il nuovo stadio, che stia stabilmente in Europa si deve solo ed assolutamente vincere il Derby. Non ci sono alternative, tutto passa da questa partita eZeman lo sa bene, ma anche Totti e gli altri. Poi per De Rossi è l’occasione per buttare al macero chiacchiere avvilenti e deprimenti nei suoi confronti ed è l’opportunità ghiotta per ribadire la sua indiscussa romanità sia fuori che dentro il campo, insomma un abbraccio con tutto ciò a cui tiene: la gente, la storia e personalmente credo che non fallirà l’appuntamento.
Gli altri poi dovranno crescere in fretta, anche se Lamela, Destro, Piris e tutti gli altri sono giocatori in grado di fare non solo la differenza sul piano del gioco ma anche su quello della determinazione. In porta c’è l’uomo voluto da Zeman quel Goicoechea che a mio parere sarà più che un buon portiere. In difesa il ritorno di Burdisso è come una panacea, l’uomo d’Argentina che non molla mai e lotta sempre al pari di Balzaretti. Anche per Baldini e Sabatini, responsabili dei tanti giovani promettenti per il futuro, il risultato sarà importante e consentirà più di una boccata d’ossigeno per guardare avanti con rinnovata lena e serenità. La proprietà americana aspetta la Roma per trovare la spinta verso nuovi investimenti ed illuminare il futuro con i colori della capitale del mondo. Mai una partita segnerà il domani come questa. Deve essere sicuramente la partita della svolta. Siamo a un bivio. E nella sua storia di confronti bivio la ROMA ne ha giocati molti.
E’ vero che il Dio del pallone non sempre ci è stato vicino, come in quella maledetta finale di Coppa Campioni con il Liverpol oppure in quei campionati che dovevano chiudersi con un paio di scudetti che mancano al nostro appello. Ma oggi sarà un altro giorno.quello della riscossa, e l’obiettivo minimo è quel terzo posto che ci separa dall’Europa che conta. Quella della sconfitta è una ipotesi a cui non voglio nemmeno pensare, non è in calendario domani.