CORRIERE DELLO SPORT I dieci giorni di Zdenek

Zeman

(A. Ghiacci) – Chi è a favore, chi è contro. Fatto sta che oggi la Roma, dopo il primo anno di nuovo corso targato Luis Enrique e quattro mesi di lavoro con Zeman, è ancora soltanto un’idea di ciò che dovrebbe essere e i risultati negativi di questo avvio di stagione hanno messo con le spalle al muro tutti coloro che prendono le decisioni in casa giallorossa. […]

DECISIONE – Succede innanzi tutto che Zeman si gioca la panchina giallorossa. La dirigenza di Trigoria lo ha ripetuto più volte e per bocca di soggetti diversi: non sarà usato lo stesso metro che fu usato con Luis Enrique, quando la scelta iniziale fu perseguita a oltranza nonostante le pessime prestazioni della squadra.

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Zeman ha due partite per cambiare il destino: il Palermo tra due giorni nel posticipo di domenica e soprattutto la sfida con la Lazio. Soprattutto, perché anche un risultato positivo contro i rosanero nel posticipo dell’undicesima giornata non metterebbe al sicuro Zeman dall’esonero. Anzi: la partita contro il Palermo conta solo per invertire la rotta quanto prima possibile. Un altro risultato negativo, certo non clamoroso, non segnerebbe definitivamente la storia dell’allenatore che dopo aver tanto sognato il ritorno alla Roma non si aspettava certo di essere a questo punto dopo soli quattro mesi di lavoro. […]
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DERBY – E’ il derby, quindi, che segnerà inevitabilmente la sua seconda esperienza giallorossa. La partita contro la Lazio già conta tanto per conto suo, in questo caso assume un valore fondamentale: agli occhi e a ai cuori dei tifosi serviranno argomenti importanti per non mollare tutto e tutti come già accaduto con Luis Enrique. Ma stavolta il tecnico della Roma non rischia da solo. Ora anche i dirigenti sono sul banco degli imputati: nessuno infatti è pronto a concedere altro tempo a coloro che hanno preso tutte le decisioni da poco più di un anno a questa parte. La contestazione – e sarebbe un successo rispetto al «distacco» di cui ha parlato il ds Sabatini – è dietro l’angolo. Se contro la Lazio lo spettacolo dovesse essere sulla falsariga di quanto visto fino ad oggi, l’11 novembre all’Olimpico il pubblico giallorosso potrebbe fare sentire la sua voce in maniera decisa. 
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ALTERNATIVA – La Roma continua a dire che Zeman non è in discussione. E in effetti le alternative disponibili sarebbero veramente poche. Una però sarebbe logica e percorribile per diversi motivi: Delio Rossi. Di più: il nome dell’ex allenatore della Fiorentina sarebbe l’unico in caso di esonero del boemo. I rapporti che legano Rossi al ds Sabatini sono noti e alcune voci su possibili contatti sono già cominciate a circolare da diverse parti. Per ora, però, sono solo voci.
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ULTIMATUM – Con la ripresa degli allenamenti ieri pomeriggio a Trigoria, comunque, sono cominciati i dieci giorni che incideranno sul futuro della Roma, sia tecnico che dirigenziale. Urge un’inversione di tendenza assoluta, sotto tutti i punti di vista. Si era detto che il tempo era poco: ora è pochissimo. Mentre i problemi da risolvere non sono così semplici. Primo obiettivo di Zeman? Battere il Palermo per trovare un po’ di serenità in vista del derby decisivo. Primo obiettivo dei dirigenti? Far sì che un’altra delle loro scelte non si riveli fallimentare dopo a metà novembre. […]
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