Trentadue spettacolari reti nel sesto turno di una Serie A sempre più dominata da Juventus e Napoli. Dopo l’esaltante vittoria sulla Roma di sabato sera, i bianconeri si sono gustati la giornata di campionato osservando la vittoria del Napoli in casa della Sampdoria. Tre punti che permettono alla squadra di Mazzarri di agganciare nuovamente la Juve in testa alla classifica a 16 punti. Mattatori sempre i soliti Hamsik e Cavani. Bravo il primo nel procurarsi il rigore (difficilissimo da individuare per Tagliavento se il fallo di Gastaldello avviene sulla linea o fuori dell’area di rigore), perfetto l’uruguaiano nella trasformazione. Un Napoli solidissimo. La cessione di Lavezzi ha permesso al tecnico livornese di inserire un centrocampista in più (Behrami) per dare ancora maggiore corsa e protezione alla difesa, arretrando anche la posizione di Hamsik. La Samp gioca bene e meriterebbe il pareggio, a differenza di quanto visto a Roma mercoledì scorso. Prima sconfitta per i ragazzi di Ferrara.
A quattro punti dalle principali favorite ecco Lazio e Inter: i biancocelesti di Petkovic superano agilmente il Siena per 2-1, vittoria mai in discussione visto l’appagamento, e probabilmente la stanchezza, con cui i toscani sono arrivati all’Olimpico dopo due vittorie consecutive. Disastroso come sempre l’arbitro Russo che nel primo tempo ne combina di tutti i colori: prima non espelle Pegolo per un clamoroso fallo su Mauri fuori area, poi nega il rigore a Calaiò agganciato da Biava. Ammoniti il capitano laziale per proteste e l’attaccante senese per simulazione. Nel posticipo serale l’Inter batte 2-1 la Fiorentina. Stramaccioni si aggiudica il confronto con Montella grazie ai gol su rigore di Milito e a Cassano. Romulo riapre il match nel quale la Fiorentina ha pagato la dura prova fisica espressa contro la Juve nel turno infrasettimanale, esprimendo sempre un gioco piacevole e mai rinunciatario.
Nell’anticipo del sabato pomeriggio altro mezzo passo falso per il Milan: a Parma con Bojan titolare, Allegri porta a casa un punto e tanto rammarico. Il vantaggio di El Shaarawy (quarto gol di fila in tre partite) illude i rossoneri. Boateng si divora il raddoppio e allora Galloppa su punizione timbra il pari, infilando la barriera ed Abbiati. Sette punti in classifica, nove di ritardo dalla vetta e domenica sera c’è il derby. Pari scialbo anche per l’Udinese: con Di Natale in tribuna per motivi disciplinari, i friulani non sono quasi mai pericolosi. Il Genoa si accontenta ed esce con lo 0-0.
Le partite più belle e i risultati a sorpresa arrivano dagli scontri tra le cosiddette “piccole”: a Bergamo il Torino trova un incredibile 5-1. L’Atalanta di Colantuono esce distrutta dal confronto con Bianchi (doppietta) e compagni, domenica alle 12.30 all’Olimpico con la Roma sarà un’altra storia. Il Pescara passa all’Is Arenas sulle macerie del Cagliari ultimo in classifica (Ficcadenti vicino all’esonero). La squadra di Stroppa centra la seconda vittoria consecutiva con un 2-1 a firma Terlizzi, Weiss e Pinilla su rigore. Tornano a gioire anche Palermo e Bologna trascinate dai loro bomber: al Barbera è un autentico Miccoli-show, tripletta del folletto rosanero con gol al volo da quaranta metri! Chievo surclassato 4-1 e panchina di Di Carlo a serio rischio. Poker al Catania anche per i rossoblu di Pioli. Guarente apre il match, Gilardino lo chiude con una doppietta che gli vale i gol n°150 e 151 in Serie A. Konè nel recupero arrotonda il 4-0 e spinge il Bologna a sette punti come Milan e Pescara.
Daniele Luciani