IL TEMPO Destro e Dodò a casa. E il boemo si lamenta

Mattia Destro

(E. Menghi) – Nessun recupero lampo: Destro e Burdisso  sono scivolati fuori dalla lista dei convocati, così come Dodò, che questa volta sembrava ad un passo dal mettere il piede,ilsuomancino che fa già parlare, su un campo di serie A, ma alla fine non ha neppure preso il pullman per Genova. «Sta facendo progressi, nel senso che ogni tanto c’è e si allena con più continuità con la squadra, ma ancora non è pronto per saltare, scattare e girarsi. È al 50%», ha sentenziato Zeman. Il fatto che ancora non riesca a fare due sedute in un giorno conferma la versione del boemo, ma Dodò rispetto a due mesi fa sembra rinato. La gamba sinistra è tornata dello stesso tono dell’altra e in allenamento si mette in luce. Ma per Zeman non è pronto e non fa nulla per nascondere il fastidio. Il boemo contava poi sulritorno diDestro: «Permeil suo infortunio non è grave».

Una «puncicata» allo staff medico, che non ha voluto rischiare il giocatore, dopo aver analizzato ieri il suo dolorant e polpaccio destro. Si teme un’elongazione, gli esami strumentali chiariranno l’entità dell’infortunio: tra lunedì e martedì si capirà se diventerà certo ancheil forfaitconl’Udinese. Zeman non manda giù il boccone amaro. «In trent’anni – ha attaccato il boemo – le mie squadre non hanno mai avuto problemi muscolari. E la schiena perfetta non esiste».

Anche quella di Burdisso non è al meglio: il difensore è bloccato da una forte lombalgia. Oggi sarà a Trigoria con gli altri infortunati per fare fisioterapia. Zeman ha scelte obbligate sia in attacco sia in difesa,mentre il centrocampo resta un grosso punto interrogativo: Lamela (anche lui non al top), Osvaldo e Totti comporranno il tridente, con il solo Lopez pronto a subentrare (visto che Tallo è alle prese con un trauma contusivo al polpaccio); confermato Marquinhos in difesa, al fianco di Castan, che ha subito un pestone sul mignolo del piede sinistro ed ha interrotto la seduta, ma ci sarà. Taddei sembra favorito su Piris, Balzaretti è la certezza. De Rossi, Bradley e Pjanic si contendono il terzo posto in mediana, accanto a Tachtsidis e l’immancabile Florenzi. Ma con Zeman le certezze non esistono.


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