GAZZETTA.IT Prandelli punta tutto sui giovani: “Rinnovarsi unica strada possibile”

Cesare Prandelli

Il c.t. dell’Italia a Coverciano prepara le sfide con Armenia e Danimarca: “Ho parlato con Del Bosque, mi ha detto che dopo il Mondiale ha cambiato il 50% dei giocatori. Andando all’Europeo successivo e vincendo nuovamente. Balotelli? Quando decise di operarsi proprio durante gli impegni azzurri ci rimasi male”

Orgoglio, rinnovamento, intensità. Sono i concetti chiave ai quali si appella il c.t. Cesare Prandelli per affrontare Armenia e Danimarca. “Due partite delicate, importanti e forse decisive – dice lui –. Sono convinto che gli errori commessi nelle prime gare di qualificazione non si ripeteranno più”.

De Rossi — Partendo dall’orgoglio, riferimento al centrocampista della Roma accusato da Zeman di essersi allenato con poco impegno e per questo relegato in panchina contro l’Atalanta. “È un’accusa pesante, oggi ne parleremo con Daniele. Ogni allenatore ha il sacrosanto diritto di fare delle scelte e giustificarle. Mi metto nei panni del calciatore ed immagino voglia dimostrare che tutto ciò non è vero rimboccandosi le maniche”.

Balotelli — Discorso simile per ‘SuperMario’. “Dico la verità, quando decise di operarsi proprio nelle due settimane dedicate agli impegni con le Nazionale, ci rimasi male. Ma punto sul suo orgoglio e sul talento per capire per l’ennesima volta se ha voglia di diventare un campione. La maglia azzurra è una cosa straordinaria per tutti i calciatori. Se ho pensato di non convocarlo? Ho fatto alcune riflessioni, poi ho rivisto mentalmente le sue ultime partite con la Nazionale e l’ho chiamato. Voglio rivedere quello spessore”.

Cassano — Qui entra in gioco il secondo concetto, quello del rinnovamento: “Perché non ho chiamato Antonio? Nel biennio scorso su di lui ho vinto la mia scommessa quando nessuno credeva potesse darci una mano. Adesso voglio vedere qualcosa di diverso come profondità, senza dare punti di riferimento agli avversari. Ciclo chiuso per lui in azzurro? No, ripeto, ho preferito puntare su ragazzi giovani sapendo perfettamente cosa Cassano può darci. Feci la stessa scelta con Di Natale, sapendo che lo avrei sempre potuto chiamare per risolverci i problemi”. E a chi gli chiede perché Gilardino, che ha la stessa età di Cassano, sia stato convocato, risponde: “Alberto sa perfettamente qual è adesso il suo ruolo, ovvero essere la nostra quinta o sesta punta. Se convoco Cassano è per farlo giocare titolare”.

Criscito — “È stata una decisione tecnica ed umana. Appena la Procura di Genova ha archiviato l’avviso di garanzia, c’erano le condizioni per chiamarlo di nuovo, ed è una gioia per me averlo qui. Non è certo stata una decisione sofferta, anzi”.

Candreva — “E’ la vera novità di questo inizio di stagione. Lo abbiamo seguito, può fare l’esterno ed ha grandi qualità. E’ stato bravo a farsi apprezzare recuperando il rapporto con un ambiente difficile. Significa che ha carattere”.

Intensità — La chiede il c.t. ai suoi. “È ciò che ci divide dal resto del calcio europeo. Dobbiamo alzare l’intensità di gioco, solo così poi possono emergere i valori tecnici. Lo scorso anno la Juventus ha fatto esattamente questo, ed i risultati si sono visti”.

Moduli — “Lavoreremo sia sulla difesa a 3 che a 4. Perché oggi è giusto modellare la squadra a seconda anche dell’avversaria che incontri. Quando affronteremo due punte centrali, meglio quella a tre, se invece ci troveremo davanti attaccanti esterni passeremo a 4. Nel calcio moderno non ha senso fossilizzarsi su un sistema unico”.

Giovani — “Punto su un bel gruppetto di loro, senza fare nomi per non caricarli di eccessive responsabilità. Verratti? Può giocare in diversi modi, ha le qualità anche per essere in verticale rispetto al regista difensivo e formare la punta del quadrilatero di centrocampisti mobile già provato in varie circostanze. Per non dare punti di riferimento”. Prima di aggiungere. “Venti giorni fa ho parlato con Del Bosque ed anche lui mi ha detto che dopo il Mondiale ha cambiato il 50% dei giocatori. Andando all’Europeo successivo e vincendo nuovamente. Rinnovarsi è l’unica strada possibile”.

Punto di riferimento — “Vogliamo esserlo, per i club, in un rapporto che sta migliorando in continuazione. Capiamo le esigenze di ogni singola squadra ed ogni singolo giocatore. I calciatori sono monitorati per assicurare loro il meglio, abbiamo delle innovazioni da proporre sul recupero dopo le gare, siamo all’avanguardia. Pirlo stanco? Ho parlato con Antonio (Conte ndr.), ci siamo trovati d’accordo su tutto. Abbiamo la stessa visione delle cose anche perché lui ha giocato in Nazionale, e sa cosa significa”.

Fonte: gazzetta.it

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