CORRIERE DELLO SPORT Non fu Zeman a scegliere di mandare via Heinze

Allenamento Heinze Burdisso

(G. D’ubaldo) – In estate la Roma ha rinunciato a Gabriel Heinze, anche se Zeman avrebbe confermato volentieri l’argentino nella rosa. Una scelta, come altre, nelle quali non c’è stata totale sintonia tra la società e il tecnico, che in difesa si ritrova con due centrali titolari, Burdisso e Castan e due giovani di scarsa esperienza, Romagnoli e Marquinhos, che insieme non fanno gli anni di Totti.Heinze aveva partecipato al primo ritiro di Brunico e alla tournèe americana. Al rientro dagli States i dirigenti gli hanno comunicato che non rientrava nei piani dell’allenatore. L’argentino ci è rimasto male, così come i suoi compagni, con i quali dallo scorso anno aveva legato molto, diventando uno dei leader dello spogliatoio. I più anziani gli hanno consigliato di parlare direttamente con Zeman. Heinze lo ha fatto, ai primi di agosto, prima della partenza per il secondo ritiro di Irdning. Al colloquio con il tecnico a Trigoria è andato accompagnato da uno dei giocatori di più peso. Il boemo ha spiegato a Heinze che la società gli aveva imposto certi parametri, ma che se lui fosse rimasto non gli sarebbe dispiaciuto. Magari Zeman non stravedeva per Heinze (nella tournèe americana lo aveva utilizzato da terzino), ma nell’organico poteva essere utile. L’argentino ha accettato la rescissione del contratto e ha preferito tornare al Newell’s Old Boys anzichè andare al Bologna. E’ andata diversamente invece con Simone Perrotta, anche lui escluso dalla società per i ritiri e la tournèe estiva, più volte invitato ad andare via. Il centrocampista non ha accettato e sabato Zeman lo ha utilizzato per la prima volta in questa stagione.

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