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CORRIERE DELLO SPORT Florenzi: “Io al boemo dico solo grazie”

Lamela Florenzi

(G. Febbo) Investito da un’onda anomala di popolarità, Alessandro Florenzi cerca rifugio nell’ambiente ovattato dell’Under 21. Dove ci sono tanti altri coetanei accomunati dallo stesso, bellissimo, destino:  «Neanche io immaginavo di avere tutta questa ascesa. Certo, ci ho creduto sin dall’inizio, ho seguito un percorso preciso nella consapevolezza di poter dire la mia, poi però è stato decisivo aver incontrato lui» .

BOEMO – Già, Zdenek Zeman, il creatore di sogni che si realizzano:  «Il mister mi ha dato fiducia e io cerco di ripagarla impegnandomi come un forsennato in ogni allenamento. Poi sono inebriato la domenica quando entro in campo all’Olimpico, ogni volta è un’emozione fortissima, è troppo bello esserci, una favola» . Ha scalato le gerarchie di gran corsa, la stessa che esprime in campo:  «La corsa è importante, ma conta quanto la tecnica e l’applicazione tattica. Altrimenti il calcio moderno sarebbe solo dei giovani, invece è soprattutto di colleghi come Zanetti che a quasi 40anni resta un esempio da seguire. Io corro tanto, ma nei test di squadra neppure primeggio, lì la fa da padrone Osvaldo che vanta una fisicità impressionante» .

INCASTRO Nella Roma è arrivato in punta di piedi, ma ha subito trovato l’incastro giusto:  «Diciamo che quello di intermedio di sinistra è il mio ruolo ideale, ma dovunque mi utilizzasse andrebbe bene. Mi fido ciecamente di mister Zeman, lui è stato fondamentale per la mia crescita. Ha saputo esaltare le mie caratteristiche e, se devo dirla tutta, mi ha mandato anche oltre» . La sua stella ha cominciato a brillare proprio mentre si offuscava quella di De Rossi. L’argomento è tabu, come ricorda vigile l’addetto stampa dell’Under 21 nel ritiro di Francavilla al Mare, conviene ripassare più tardi. Ecco, allora, l’elogio dell’altro mito giallorosso:  «Totti è fantastico. Lo immaginavo vedendolo da fuori, ma starci insieme in campo è un qualcosa di incredibile. Intuisce la giocata sempre prima degli altri, ti giri e in un attimo lo trovi al posto giusto, poi ha una tecnica sopraffina della quale è anche superfluo che sia io a parlare, è un giocatore fantastico. (…)
UNIVERSO  Florenzi è incantano dall’universo giallorosso, però è riuscito a rimanere umile anche dopo che gli è stato consentito l’accesso:  «Lo confesso, non è facile restare con i piedi per terra, però puoi farcela se hai una buona famiglia alle spalle e hai accanto le persone giuste» . Il baby, che vive a Vitinia, dieci minuti di macchina da Trigoria, si è circondato di uno staff molto selezionato:  «Ci sono circa dieci persone che mi proteggono, i miei genitori, mio fratello, la mia ragazza con la sua famiglia e due, tre amici d’infanzia. Mi vogliono bene e, sinceramente, mi sollevano anche da tante incombenze, tipo quella di procurare i biglietti per la partita. Tutto questo mi permette di dare il cento per cento nella mia professione» . A Zeman dà sempre del lei,  «non mi prendo certe confidenze» , magari se si vincesse lo scudetto gli salterebbe addosso o lo lancerebbe in aria come hanno fatto i suoi compagni di Nazionale, Immobile e Insigne, quando ha portato il Pescara in serie A:  «Non so, sarebbe una cosa strepitosa. Siamo certamente un’ottima squadra, ma è presto per valutare se da scudetto. Ora, però, fatemi concentrare sull’Under ventuno. E’ arrivato il momento di fare salire la tensione perché venerdì ci giochiamo due anni di lavoro».  L’intervista è all’epilogo, si può ritentare con il caso-De Rossi che è quello che sta tenendo banco nella capitale. Si placheranno le polemiche? Lapidario:  «Si devono placare» 
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