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CORRIERE DELLO SPORT Dodò è guarito ma resta a Roma

Dodo

(A. Ghiacci) – Le sensazioni della vigilia erano tutte positive.  «Ormai sta bene» aveva fatto sapere chi ha l’occasione di seguire da vicino la Roma. Di più: per i componenti dello staff medico giallorosso Dodò è ormai clinicamente guarito. Zeman però non la pensa allo stesso modo:  «Per me non è pronto. Ha fatto progressi, nel senso che ogni tanto c’è e si allena con più continuità con la squadra. Ma ancora non ne ha, penso sia al cinquanta per cento» . Cinquanta per cento? Per Zeman, quindi, Dodò è lontano da una condizione presentabile in una partita ufficiale:  «Non scatta, non si gira, non salta…» . In pratica il brasiliano non ha  «i comportamenti di gioco» richiesti dal tecnico.

STOP – Dodò non è stato cnvocato per la trasferta di Genova. Eppure anche il direttore sportivo Sabatini, che ieri ha viaggiato con la squadra insieme all’ad Fenucci, era convinto che il brasiliano fosse ormai pronto, almeno per giocare una parte di gara. Il piano sanitario, a Trigoria, prevede che Dodò non sia sottoposto a doppie sedute di lavoro: quando il resto del gruppo si allena mattina e pomeriggio, lui scende in campo solo una volta. Il problema è che il peggio sembrava ormai alle spalle, Dodò era segnalato in netto miglioramento: gli allenamenti e le prestazioni in partitella confermavano la tesi. Ma un giocatore  «al 50%» , come indica Zeman, ha bisogno almeno di altre due settimane per poter sperare di arrivare vicino al top della forma. Dodò, quindi, continuerà il lavoro che è stato stabilito dai dottori, in attesa che il tecnico possa prenderlo in considerazione. Il giocatore però risulta ormai guarito e se fosse stato in grado di giocare il tecnico giallorosso lo avrebbe almeno unito al gruppo per fargli respirare l’aria della partita.
PROBLEMI – La situazione relativa a Dodò non rientra nel discorso più generale degli infortuni di stagione: l’esterno sinistro non gioca da un anno, alla Roma è arrivato ancora alle prese con il recupero dopo l’operazione al ginocchio. Ciò non toglie però che, soprattutto per quanto riguarda la valutazione dei guai fisici e relativi tempi di recupero, a Trigoria non sembra esserci molta sintonia tra chi ha il dovere di decidere. Più di qualche giocatore pensa che gli eccessivi carichi di lavoro, soprattutto in periodo di partite ravvicinate, possa essere rischioso dal punto di vista degli infortuni. Zeman, da parte sua, è convinto che certi tipi di problemi fisici nel calcio ci sono sempre stati e sempre ci saranno. tutto normale, insomma. Nel frattempo, appena venerdì, si sono fermati Destro e Burdisso, il primo per un problema al polpaccio, il secondo per dolori alla schiena. Per il difensore argentino non sembra trattarsi di nulla di particolarmente grave. Le condizioni di Destro, invece, andranno valutate meglio tra oggi e domani: l’attaccante, quando si è reso conto dell’infortunio, è uscito molto contrariato dal campo di Trigoria. (…)
ALTRI – Anche un altro attaccante è stato costretto a saltare il Genoa per infortunio. Si tratta del giovane ivoriano Junior Tallo, anche lui bloccato alla vigilia della trasferta per un guaio al polpaccio. Tallo, vista anche l’assenza di Destro, sarebbe stato convocato sicuramente da Zeman, a dispetto delle ultime volte in cui era stato lasciato a casa perché considerato centravanti e quindi non sarebbe stato impiegato con Osvaldo e Destro prima di lui. Zeman, parlando di Tallo, aveva sottolineato di avere a disposizione  «cinque attaccanti e mezzo…» e non sei. (…)


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