AS ROMA Dirigenti pronti al confronto con Zeman e squadra

Baldini e Sabatini

L’appuntamento è fissato per domani pomeriggio aTrigoria. La ripresa degli allenamenti in casa Roma coinciderà col confronto tra dirigenza, tecnico e giocatori. La batosta di Torino contro la Juventus, e un avvio di stagione al di sotto delle aspettative, hanno convinto il direttore generale Franco Baldini e quello sportivo Walter Sabatini a prendere la parola nello spogliatoio giallorosso. Dopo sole sei giornate di campionato è infatti già tempo di discorsi e faccia a faccia, che vedranno protagonista anche Zeman, difeso dalla società e pronto a far sentire anche la sua voce alla squadra. Per fare il punto della situazione, prepararsi all’arrivo del presidente Pallotta dagli Usa e al discorso da fare a Totti e compagni, Baldini e Sabatini si sono confrontati oggi a Trigoria. Nel centro sportivo i due dirigenti (non era presente Fenucci, fuori dalla Capitale) hanno analizzato la situazione, negativa per risultati (una sola vittoria sul campo), comportamenti in campo (scarsa propensione a seguire le indicazioni tattiche di Zeman) e fuori (le parole di De Rossi distanti anni luce da quelle pronunciate dal boemo).

Il centrocampista di Ostia è stato tra i più bersagliati dai tifosi nel corso delle trasmissioni radiofoniche a tinte giallorosse. Nell’occhio del ciclone anche dirigenti e proprietà americana, criticati anche per aver confermato domenica mattina allo stadio Olimpico (prima della gara con l’Atalanta) la cerimonia in onore degli undici ex giocatori che entreranno a far parte dellaHall Of Fame’ della Roma. «Ci vuole coraggio dopo certe umiliazioni»,«Pessimo tempismo»«Siamo avvelenati non c’è niente da festeggiare» i messaggi più soft postati sulla pagina facebook giallorossa dai tifosi, alcuni dei quali preannunciano anche fischi e contestazione alla presenza del presidente Pallotta.

Un’altra gatta da pelare, poi, potrebbe arrivare dalla gara prima rinviata e poi vinta a tavolino col Cagliari. Il presidente dei sardi, Cellino, ha infatti ribadito che a suo parare la partita «si deve rigiocare per il bene del calcio e dello sport». Una posizione che a Trigoria, leggendo le motivazioni che hanno portato il giudice sportivo ad infliggere al Cagliari la sconfitta per 0-3 a tavolino, faticano a comprendere. La società comunque resterà alla finestra fino a quando gli isolani non presenteranno alla Corte di giustizia federale le memorie difensive a supporto del ricorso già annunciato (entro venerdì). Una volta lette le motivazioni del Cagliari, la Roma avrà a sua volta tre giorni di tempo per presentare la propria linea, da discutere poi quando la Corte convocherè le parti per il dibattimento.

 

Fonte: ansa


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