LEGGE STADI Abete: “La qualità degli stadi italiani è bassa”. Beretta: “Mi auguro di veder approvata la legge senza stravolgimenti”

Giancarlo Abete

Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, nel corso del laboratorio “Palla al centro: l’etica nello sport in un’ottica di innovazione giovanile” svoltosi quest’oggi all’Università Luiss di Roma, è tornato a parlare della situazione degli stadi italiani. Abete si esprime facendo riferimento in maniera indiretta alle condizioni dello stadio di Cagliari a Quartu S.Elena, dove ci sono ancora i lavori in corso.

“La qualità degli stadi italiani è bassa. C’è la necessità di fare un salto di qualità nelle infrastrutture, non che questo sia risolutivo rispetto a tutti i problemi esistenti come la violenza. Ma c’è la necessità di creare un habitat su cui si investa e ci si sente a casa propria e sui ci siano le condizioni per fare business. Un’esigenza fondamentale per mantenere la competitività del nostro sistema. I soggetti che debbono dare un giudizio relativamente alla sicurezza e alla agibilità degli stadi sono soggetti pubblici , con commissioni preposte che coinvolgono le istituzioni del territorio. C’è la massima tranquillità su una valutazione professionale e istituzionale delle condizioni per poter disputare una partita”.

In merito si è espresso anche il presidente della Lega Serie A Maurizio Beretta:

“La legge è appena tornata faticosamente al Senato, mi augurerei di vederla approvata rapidamente e senza stravolgimenti. Non ci sono stadi aperti in deroga alle norme, anche se oggi la situazione del Cagliari rappresenta la criticità più evidente . La situazione va risolta in modo strutturale, la questione stadi rientra nell’interesse generale”

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