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IL MESSAGGERO Roma, lezioni di greco

Tachtsidis

(M. Ferretti) – Tachtsidis come Pirlo. Attenzione, però: questo non significa che Tachtsidis vale Pirlo, ci mancherebbe altro. Il paragone non è neppure pensabile. Panagiotis come il centrocampista della Juventus e della nazionale perché è riuscito a (far) spostare un certo Daniele De Rossi dal centro verso l’esterno. Era accaduto (e accade) nell’Italia di Cesare Prandelli; è accaduto domenica scorsa in casa dell’Inter, dove Zdenek Zeman ha proposto il gigante greco nel ruolo di centrale di centrocampo e DDR in quello di intermedio a destra. E, probabilmente, accadrà anche nel proseguo del campionato.

Una mossa simile, comunque, era nell’aria da settimane, cioè fin dai primi giorni di Tacht in maglia giallorossa quando l’ex veronese, conosciuto assai poco dai tifosi della Roma, venne etichettato dal boemo come una delle due opzioni per il ruolo di centrale. Ma come: ci sono De Rossi e Pizarro, eppure Zeman parla di Tachtsidis? Esatto. Pizarro poi se ne è andato, De Rossi invece è tornato dalle vacanze, ha assunto la guida del centrocampo della Roma ma dopo la prima occasione, cioè dopo la partita con il Catania, Zdenek – da sempre poco convinto della centralità di Daniele – ha dato il via al cambio: De Rossi a destra e il greco, esordiente nella massima serie, al centro. Risultato? Vittoria della Roma, con De Rossi costretto ad uscire dal campo già nel primo tempo per una botta al piede e Pana promosso.

Si è detto: con Tachtsidis in cabina di regia la manovra della Roma è stata più fluida. Questo perché De Rossi durante la partita contro il Catania aveva portato troppo il pallone (anche per lo scarso movimento dei suoi compagni) mentre a Milano il gigante greco ha giocato molto di prima, facendo quasi esclusivamente ricorso alla palla corta. Rari i lancioni, tanti gli appoggi brevi e in verticale. Un esempio? Quel pallone messo, in avvio di ripresa, sul piede sinistro di Osvaldo, solo soletto in area nerazzurra e incapace di trasformare tanto ben di Dio in gol. Ci sono alcuni numeri che confermano la maggiore verticalizzazione della manovra della Roma con Pana lì in mezzo: il 40% delle sue giocate sono andate verso questa direzione mentre De Rossi contro il Catania si era fermato al 35% con un maggior numeri di palloni giocati.

Quanto accaduto a Milano ha segnato una definitiva inversione di tendenza? Traduzione: Tacht va considerato il regista della Roma e De Rossi uno dei due intermedi? Tutto dipenderà dalle idee di Zeman che ha sempre ribadito un concetto: De Rossi gioca al centro o intermedio a seconda degli avversari. Nulla va dato per scontato, insomma. Se non altro, la Roma a Milano ha avuto conferma della felice intuizione di Zeman che ha voluto a tutti i costi a Roma quel ragazzone ammirato lo scorso anno sui campi di serie B. Non è poco, in attesa che Pana cresca alla Pirlo.

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