GAZZETTA DELLO SPORT Zeman giù dal podio. Cifra tonda per Montella

Zeman

(V.D’Angelo) –Quanti incroci tra Conte e Mazzarri. Storie di finali di Coppa Italia e Supercoppa italiana, punzecchiate a distanza, di un’imbattibilità persa proprio nell’ultima uscita ufficiale della passata stagione — quella di Conte e della Juve — e di un’altra sfumata nel corso dell’estate. InfattiMazzarri aveva chiuso il campionato da tecnico più pagato della Serie A, ma lo scudetto ha portato in dote a Conte non solo la gloria, ma soprattutto un bel ritocco sull’ingaggio, schizzato a tre milioni di euro netti a stagione. Al terzo posto ecco Massimiliano Allegri: una posizione comunque virtuale, visto che il tecnico rossonero può arrivare a 2,7 milioni con la qualificazione in Champions o a 3 milioni in caso di vittoria del campionato. Questione di bonus, ovviamente. Che tornano, come un tormentone estivo, nelle richieste di allenatori e calciatori e nell’offerta delle società: una sorta di incentivo al rendimento.

Giù dal podio Giù dal podio c’è Zeman: poco meno di un milione e mezzo per il boemo della Roma, convinto in estate dal club giallorosso a lasciare il progetto Pescara per riportare Zemanlandia nella Capitale. Seguono Stramaccioni e Montella, che sulla panchina della Roma si sono fatti le ossa nel settore giovanile: ma se Stramaccioni in giallorosso ha allenato fino agli Allievi, per poi conquistare tutti (e un contratto da 1,1 milioni) con l’Inter, Montella dai Giovanissimi è passato direttamente in prima squadra. Scelta azzeccata, visto lo straordinario lavoro svolto poi a Catania e in questo inizio alla Fiorentina. Tra le medio-grandi il meno pagato è Petkovic: la Lazio gli garantisce 600 mila euro, trecentomila meno di Pioli (Bologna) e Donadoni (Parma), appena 50 mila euro sotto il salario di Ferrara (Sampdoria). La busta paga più leggera? Quella di Stroppa a Pescara, arrivato in A direttamente dalla Lega Pro. Ma la classifica non la fa il portafoglio e solo il campo potrà dire quale club ci ha guadagnato di più. Non solo in prestigio.

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