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GAZZETTA DELLO SPORT Tutto il mondo di Ale. Da Acilia all’Olimpico. La scalata di Florenzi

Florenzi

(A.Pugliese) A vedere il terreno in pozzolana dell’Atletico Acilia, si capisce perché Alessandro ha imparato a correre: c’è la polvere del classico campo di periferia, le case popolari tutte intorno e un’atmosfera familiare, di grande amicizia. Lì è nato Florenzi come baby-calciatore e lì Alessandro torna ogni volta che vuole sentirsi a casa. Del resto, proprio lì, al centro San Giorgio di Acilia (la squadra si chiamava così fino a 7 anni fa, poi il cambio di denominazione sociale) ci sono sempre papà Luigi e mamma Luciana, che gestiscono da 18 anni il bar. E spesso c’è anche Emiliano, il fratello più grande, 32 anni, giocatore dilettante con Atletico Acilia, Real Portuense e Centro Giano. Alessandro, invece, era lì anche sabato pomeriggio, prima di quell’incredibile Roma-Bologna. A conti fatti, l’unica vera gioia è proprio lui, sempre di più il prossimo Capitan Futuro.
FELICITA’ «Mio figlio è veramente felice, con Zeman si trova molto bene — ha detto papà Luigi durante il ritiro di Brunico — È un ragazzo molto umile, si è conquistato ovunque il posto e alla fine tutti gli allenatori lo apprezzano sempre». Tutto vero, a cominciare dai consigli che gli dava proprio lui, ex calciatore in Promozione ed Eccellenza, «per tutti solo Gigi», dice Lilli, la moglie di Quinto, presidente dell’Atletico Acilia (400 tesserati, dalla 2a categoria alla scuola calcio ed un supervisore doc come Jimmy Maini). Gigi ha messo subito il pallone tra i piedi di Alessandro quando non aveva neanche tre anni, sul campo dell’Axa (all’epoca la famiglia gestiva lì il bar del centro sportivo). Poi il passaggio all’Acilia ed il volo alla Lodigiani, da dove un osservatore (Attilio Olivieri) lo ha segnalato alla Roma. Il resto è storia giallorossa: dalle difficoltà a trovare posto nei Giovanissimi Nazionali (dove si contendeva spesso un posto in panchina con l’amico Bertolacci) fino allo scudetto vinto da capitano con la Primavera. E poi l’amicizia con Viviani, la passione per Pizarro e l’amore da tifoso per Francesco Totti, il viaggio (con ritorno) a Crotone ed un nuovo contratto in arrivo. Alla Roma lo hanno messo in cantiere da tempo, verrà chiuso molto probabilmente nel corso di questa settimana con l’attesa fumata bianca. Le cifre? Adeguate all’attuale valore del giocatore e — quindi — molto lontane dai 30 mila euro di oggi (si lavora sui 500mila).
AMBIENTE La vera forza di Alessandro, del resto, è proprio questa, l’umiltà e la semplicità di una famiglia che ha saputo trasmettergli i valori di tutti i giorni: sacrificio, rispetto, lavoro. Quelli che Alessandro ha messo subito in campo fin da piccolo su quel campo polveroso ad Acilia e che ritrova negli amici di sempre, con cui è cresciuto nel saliscendi di Vitinia. «Florenzi è destinato a prendere il posto e la fascia di Francesco Totti: è un jolly duttile ed è molto modesto ed umile», ha detto ieri Nello De Nicola, ex responsabile del settore giovanile della Juventus, a Radio Manà Manà. Se succederà o no, è ancora presto per poterlo dire. Di certo c’è che Alessandro è già molto più di una semplice promessa. Ed a ripensare a quel campo polveroso lì, vengono quasi i brividi…

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