(M.Calabresi) – Tornato tredici anni dopo la prima esperienza, Zeman ha chiesto Mattia Destro per rinforzare la nuova Roma che stava nascendo. Nel gennaio del 1999 fece lo stesso con Andriy Shevchenko, ma l’ucraino era già in parola con il Milan. Dopo aver puntato Trezeguet, la Roma gli regalò Fabio Junior Pereira, attaccante nel giro della Seleçao: 30 miliardi di vecchie lire al Cruzeiro e lo sbarco nella Capitale tra paragoni scomodi e trionfalistici. «Il nuovo Ronaldo», anche per via della «pelata», è quello che ancora si ricordano tutti, prima di farsi grosse risate. «È arrivato l’Uragano», titolarono i giornali dell’epoca[…]
Che fine ha fatto? Nel 1999, Fabio Junior doveva ancora compiere 22 anni. Debuttò a Venezia il 7 febbraio (nel tridente con Paulo Sergio e Totti, in panchina l’altro Carneade Bartelt), una settimana dopo si presentò al pubblico dell’Olimpico. 14 febbraio, Roma-Sampdoria (nei blucerchiati Montella in campo e Spalletti in panchina), esordio da speaker di Carlo Zampa: Fabio Junior ci mise dieci minuti a segnare il suo primo gol in giallorosso ma un anno e mezzo, altre 15 presenze e altre tre reti dopo (compresa una a Reggio Calabria con gesto dell’ombrello sotto i tifosi della Roma), di lui si persero le tracce. Prima è tornato in Brasile, poi ha girato il mondo: Portogallo, Emirati Arabi, Germania, Israele e ancora Brasile. Dal 2010 gioca e segna nello stato di Minas Gerais[…]