CORRIERE DELLO SPORT Cellino: A Roma c’è un avvoltoio

Massimo Cellino

(A.Maglie) – Aggrappati al reclamo. E’ l’ultima battaglia (in ordine di tempo ma non in assoluto) di Massimo Cellino, sconfitto (dal giudice sportivo), assediato (dalla procura di Cagliari) e infuriato (con il direttore generale della Roma, Franco Baldini). La sconfitta a tavolino era in qualche maniera prevista. La linea difensiva non ha retto e non ha avuto esito nemmeno il tentativo di rinviare di qualche giorno questo primo giudizio sulla vicenda Cagliari-Roma, partita mai giocata per motivi di ordine pubblico dopo l’invito ai tifosi del presidente del Cagliari a recarsi comunque a Is Arenas, nonostante l’ordinanza che disponeva le «porte chiuse». (…) La tesi era semplice: la sconfitta a tavolino non poteva essere decisa perché la gara era stata rinviata dal prefetto, praticamente cancellata dal calendario. Tosel, però, ha tirato diritto per la sua strada. A questo punto la partita si gioca sul reclamo. Ieri Grassani ha analizzato un dossier di un centinaio di pagine sui rapporti tra il club e la pubblica amministrazione sarda. Il Cagliari aveva puntato tutto su un rinvio della decisione. Non è un caso che le parole del presidente della Lega, Mauzio Beretta («Il giudice sportivo deciderà domani», cioè ieri) abbiano fatto imbufalire Cellino: «Stupisce che detti i tempi, anticipi e si sostituisca al giudice sportivo».

INIMICIZIA – Tra Cellino e Beretta non corre buon sangue da tempo. Il presidente del Cagliari contesta l’inamovibilità di un presidente di Lega dimissionario ormai da molto tempo. Beretta, a sua volta, fatica a entrare in sintonia con un dirigente impetuoso, tanto diverso da lui, prudente e felpato. Ma ieri Cellino ha provveduto a individuare un altro «nemico» nei confronti del quale solo poche ore prima aveva espresso la sua stima in una intervista al nostro giornale. Franco Baldini ora è un «avvoltoio», uno «che spera di avvantaggiarsi dalle disgrazie altrui». In sostanza, Baldini avrebbe approfittato della situazione, avrebbe presentato reclamo per ottenere la vittoria a tavolino. Uno schiaffo al massimo dirigente giallorosso, una carezza ai tifosi: «Sappiano che (Baldini, n.d.r.) non rappresenta lo spirito dei romanisti, con i quali rimarremo sempre amici, in considerazione dei bei trascorsi e della lealtà che nel passato la nostra squadra ha avuto modo di apprezzare». Ora tutto si sposta sul fronte del reclamo. Dovrà essere presentato entro dopodomani. Deciderà personalmente Cellino. (…)

TRIBUNALE – Cellino se da un lato ha provveduto a distribuire un po’ di stilettate, dall’altro ha cercato di alleggerire la sua posizione. Ha fatto sapere che «giammai la Cagliari Calcio ha inteso contravvenire a qualunque ordine delle autorità e ne è conferma che già da martedì 18 settembre era stata sospesa ogni vendita di biglietti». Ma queste precisazioni rese pubbliche nella mattinata non hanno fatto cambiare idea al procuratore capo Mauro Mura che sulla vicenda ha aperto un fascicolo. Per ora non sono state definite ipotesi di reato. Ma il questore di Cagliari, Luigi Savina, ha trasmesso al magistrato tutte le informazioni sul caso. Il Codacons, una associazione di consumatori, continua a chiedere l’apertura di una indagine su Cellino e preannuncia l’avvio di una class action contro di lui. La situazione è così surriscaldata che potrebbe avere anche delle conseguenze dal punto di vista economico. In difficoltà soprattutto la Regione che sponsorizza la squadra. Il riconoscimento di una responsabilità penale potrebbe indurre lo «sponsor istituzionale» a valutare la situazione prendendo in considerazione anche l’ipotesi del ritiro del sostegno. «Nel momento in cui saranno accertate le responsabilità si potranno prendere delle decisioni», dice il governatore Ugo Cappellacci. Accanto a Cellino, ma in maniera piuttosto tiepida, resta il sindaco di Quartu Sant’Elena: «Credo che l’iniziativa sia stata adottata da un Cellino tifoso ed esasperato» (…)
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