REPUBBLICA.IT Calcioscommesse, Conte trema arrivano le sentenze della Disciplinare

Antonio Conte

(repubblica.it) – La Federcalcio renderà note le decisioni della corte. Attesa per sapere il futuro dell’allenatore della Juventus (si parla di 10 mesi di sospensione) e dei bianconeri Bonucci e Pepe (assolti secondo i rumors). In totale interessati sei club e 25 tesserati.

ROMA – Le indiscrezioni si rincorrono ormai da giorni, ma alle 9,30, finalmente, saranno le sentenze della Commissione Disciplinare a parlare. Infatti, la Federcalcio renderà noti i verdetti emessi dall’organo presieduto da Sergio Artico in merito al doppio processo al Calcioscommesse che si è tenuto la settimana scorsa all’ex Ostello della Gioventù del Foro Italico. In ballo c’è il futuro di sei club e 25 tesserati. Presterà attenzione alle notizie provenienti da Roma il tecnico della Juventus, Antonio Conte, impegnato sabato a Pechino per la sfida di Supercoppa Italiana con il Napoli. Una partita che – stando a quanto è trapelato dalla camera di consiglio – l’allenatore salentino però salterà, così come l’intera stagione: sarebbe di 10 mesi, infatti, lo stop decretato dalla Disciplinare. Cinque in meno della richiesta del Procuratore federale, Stefano Palazzi (dopo il rifiuto di un nuovo patteggiamento seguito al no dei giudici ai 3 mesi di sospensione e 200mila euro di ammenda proposti dai legali dei bianconeri), ma abbastanza per condizionare l’annata dei campioni d’Italia, che dovranno fare a meno anche del vice allenatore, Angelo Alessio (chiesta squalifica di nove mesi) e del collaboratore tecnico Cristian Stellini, che ha già lasciato il club dopo il patteggiamento di due anni e mezzo.

L’insolita vigilia di Coppa dei bianconeri dovrebbe essere alleviata dal proscioglimento del difensore Leonardo Bonucci e del centrocampista Simone Pepe. La credibilità del loro grande accusatore, Andrea Masiello, sembra infatti non aver retto alle arringhe difensive dei legali dei bianconeri, ma anche di quelli del bolognese Daniele Portanova e dell’ex capitano dei felsinei Marco Di Vaio. Sull’ex capitano del Bari si basava gran parte dell’impianto accusatorio del filone d’inchiesta pugliese e, grazie alle sue confessioni, il procuratore aveva chiesto la squalifica di Bonucci (3 anni e mezzo), Pepe (un anno), Salvatore Masiello (3 anni e mezzo) e Nicola Belmonte (4 anni) per Udinese-Bari del maggio 2010; e lo stop di Portanova (3 anni) e Di Vaio (un anno) per Bologna-Bari della stagione successiva. Il proscioglimento di Pepe comporterebbe anche l’assoluzione dell’Udinese, che per lui rispondeva per responsabilità oggettiva; quello di Di Vaio e la derubricazione dell’imputazione di Portanova da illecito a omessa denuncia permetterebbero invece al Bologna di cavarsela con un’ammenda.

A fornire un ‘ombrello protettivo’ al procuratore è stato il presidente della Figc, Giancarlo Abete: “C’è grande fiducia negli organi di giustizia. In questi anni Palazzi e la Procura hanno lavorato molto bene, a prescindere dalle autonome valutazioni che saranno fatte nei vari gradi della Disciplinare e della Corte di giustizia”. “Come presidente della Federcalcio ora aspetto che a partire da domani parlino le sentenze, dopodichè toccherà ai ricorsi – ha proseguito Abete -. Ricordo che Palazzi non è un giudice ma è responsabile di un ufficio che indaga e indica situazioni da sottoporre a giudizio. Chi non ci crede fa male, ogni organo di giustizia è imparziale e autonomo rispetto alle istituzioni”.

Attendono con trepidazione le sentenze anche Lecce e Grosseto che dovrebbero essere retrocessi in Lega Pro. Al loro posto dovrebbero tornare nel campionato cadetto Vicenza e Nocerina.
“I rischi ci sono, e sono quelli che suggeriscono la logica e la lettura dei quotidiani”, ha dichiarato Andrea Abodi, presidente della Lega di Serie B a margine della presentazione fiorentina. Da lui è arrivato poi un messaggio all’intero movimento: “Abbiamo la grande opportunità di rigenerare questo mondo e di contribuire a offrire uno spettacolo che la gente deve poter immaginare sempre più credibile”.

Top