GAZZETTA GIALLOROSSA Ag. Guberti: “Stefano condannato per un sentito dire. Nessun rammarico verso la Roma, ma la Samp…”

Stefano Guberti

Condannato a tre anni di squalifica durante il processo per lo scandalo calcioscommesse, Stefano Guberti, si professa innocente e continua, insieme ai suoi legali, la sua lotta per dimostrarlo. A questo proposito, la redazione di GazzettaGialloRossa.it, ha contattato il suo agente, Claudio De Nicola, per avere notizie in merito al futuro del suo assistito. Ecco le sue parole:

Guberti ricorrerà al Tnas. Quali sono le speranze?

“Era il minimo. Spero, e voglio credere, che la cosa si risolva. La circostanza ha dei lati che molte persone non conoscono e che sono riportate nella memoria difensiva che ha approntato il nostro ufficio legale. Sicuramente quello che è stato fatto fino ad ora non è stato valutato con attenzione. Condannare un ragazzo a tre anni di squalifica per un sentito dire, non è possibile. L’unica persona per cui Masiello è ritenuto credibile è solamente Guberti.  Inoltre sia Palazzi, che la commissione disciplinare, dicono che Marco Rossi fa il nome di Guberti, ma lo stesso Rossi ha sempre detto in tutti gli interrogatori che non ha mai fatto il nome di Stefano. Speriamo che al Tnas le memorie fatte dallo studio legale, vengano valutate e lette in maniera corretta”.

Mentre alcuni protagonisti della vicenda sono condannati a pochi mesi, Guberti a tre anni. Cosa è successo?

“Dall’inizio Stefano ha sempre detto di non voler patteggiare, tutte le altre circostanze invece, sono figlie di patteggiamenti o reati valutati in maniera diversa. Lui non avrebbe mai patteggiato per una cosa che non aveva commesso, ed è convinto della verità dei fatti: anche per una piccola squalifica non può ammettere una cosa che non ha fatto”.

Roma e Sampdoria hanno offerto il loro aiuto o hanno lasciato Stefano alla deriva?

“No, Stefano la sta vivendo in prima persona con il suo avvocato. Non abbiamo chiesto niente a nessuno, anche perché è una cosa che è accaduta in un momento in cui non era un giocatore della Roma. Poi ognuno deve risolvere i problemi in maniera autonoma e la società non sta creando problemi. Stefano si allena con la squadra, e il mister e i compagni gli sono vicini. Nei confronti della Roma nessun rammarico, forse nei confronti della Samp che ha pensato bene di patteggiare e prendere un punto”.

Ora cosa ci si aspetta dal futuro di Guberti?

“Il futuro di Guberti è di giocare a calcio. Non si posso mandare in fumo i sogni di un giocatore, per una persona che dice una cosa e poi ne dice un’altra, che non è stata ritenuta attendibile, ma che tira fuori argomenti per trarne solo un beneficio personale. Guberti viene condannato a 3 anni per una persona che gestito gli ultimi anni della sua vita nella maniera che sappiamo tutti”.

Molti condannati dicono di non essere stati ascoltati. Stefano ha qualche rammarico? 

“Basterebbe leggere gli atti per dare un giudizio limpido. Ascoltare vuol dire anche leggere quello che è stato scritto, e spero che non venga saltata neanche una riga”.

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