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IL ROMANISTA “Meglio affrontare subito le big”

Curva Sud

(V. VERCILLO) – «Questa Roma non ha limiti». È il pensiero comune, confessato a Il RomanistadaUbaldo Righetti, Giacomo Losi, Francesco Graziani e Odoacre Chierico, quattro giocatori che della Roma hanno scritto un pezzo di storia. Una storia d’amore. Il giorno dopo l’uscita del calendario per la stagione calcistica 2012-13, gli ex giallorossi non hanno dubbi: non importa l’ordine delle sfide, tanto prima o poi tutti si incontreranno con tutti. Quello che è certo, è che «quest’anno la Roma può puntare in alto».

«Ogni anno è sempre la stessa storia… chi è contento e chi non lo è per niente, per vari motivi e troppo personali spesso. L’importante, per me, è arrivare pronti e puntuali all’appuntamento» dice Ubaldo Righetti. E aggiunge: «La Roma si deve far trovare pronta, deve arrivare più vicino possibile a quello che vuole Zeman. In fondo, prima o poi, tutti si devono incontrare con tutti. E secondo me, se Juventus e Milan non aggiungono altri pezzi dal mercato, la Roma è davvero vicina a giocarsela con queste big. Fermo restando che la Roma stessa non resterà immobile: manca un mese alla chiusura del mercato. La cosa importante sarà arrivare a una forma ottimale. E per questo confido molto in Zeman, soprattutto quest’anno che ha giocatori ottimali per sviluppare le sue idee».

La sfida in casa della Juventus arriva presto, alla sesta giornata:«Non so dire che partita sarà. Dipende da come ci si arriva, ce ne sono altre cinque prima. Se le partite precedenti giochi bene, arrivi con lo spirito giusto. L’importante è essere propositivi, e le squadre di Zeman lo sono sempre. Non sarà una partita come le altre, come il derby: sono partite che ti fanno tirar fuori cose in più. E’ difficile avere una visuale, al momento. Sarà il campo a parlare».

«Se il buongiorno si vede dal mattino, quest’anno la Roma potrà capire le sue potenzialità fin dalle prime partite». È il pensiero di Giacomo Losi. Non ha dubbi: «Il calendario offre subito sfide interessanti per la Roma. E io dico: meglio affrontarle subito, no? La sfida con la Juventus sarà una partita interessante, visto che è già stata inquadrata come la squadra che vincerà ancora»Ma la squadra di Zeman dove può arrivare? «A questa Roma io non metterei limiti. L’anno scorso ci siamo esaltati troppo presto per poi buttarci giù ai primi ostacoli. Bisogna avere pazienza, quello dell’anno scorso è stato un campionato da dimenticare. Ma ora per fortuna abbiamo un tecnico che non si lascia influenzare da niente. E poi la Roma ha costruito una squadra molto buona, che può competere con tutti. I giocatori hanno tutti i numeri per poter fare bene. Magari serve qualche rinforzino dietro, ma sappiamo tutti che Zeman è un maestro. Lo abbiamo visto anche lo scorso anno col Pescara: giocatori normali, o ancora poco maturi, possono essere molto utili».

Chi non è affatto preoccupato per il calendario è Francesco “Ciccio” Graziani: «La prima e l’ultima parte del calendario non sono per niente agevoli per la Roma. Però prima o poi bisogna incontrare tutte le squadre, quindi non può dirci nulla sul futuro della Roma. E poi a volte le partite che sulla carta sono più difficili si dimostrano le più semplici, e viceversa. La Roma quest’anno può e deve arrivare in Champions League: speriamo che con il ritorno di Zeman si ritorni a conquistare qualcosa di importante, perché la stagione scorsa, viste le potenzialità della squadra, è stata la stagione dei rimpianti».

Pensiero condiviso da Odoacre Chierico: «Il calendario lascia il tempo che trova. La Roma poi ha dimostrato spesso di fare meglio con le grandi rispetto alle piccole, quindi le sfide iniziali con Inter e Juventus non devono spaventare nessuno. Una squadra vale l’altra». Ora la cosa importante è«continuare la preparazione in questo modo. Sabatini ha fatto un mercato di tutto rispetto e la squadra si sta dimostrando molto competitiva. Secondo me può lottare per lo scudetto. Non deve pensare a chi si trova di fronte, ma solo a prepararsi al meglio. Anzi, sono le altre a doversi preoccupare della Roma».

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