CORRIERE DELLO SPORT Infaticabile Lamela. La Roma lo ammira

Erik Lamela

(A. Ghiacci) – Dovrà imparare i movimenti dell’esterno offensivo. Quelli che Zeman chiede alle sue ali d’attacco. Ma dal punto di vista atletico non è secondo a nessuno.

Se c’è una cosa che non manca ad Erik Lamela infatti, questa è la facilità di corsa: l’argentino è dotato di ottime leve e può da sempre contare su un grande passo. (…) Lamela è risultato il migliore nell’ultima delle nove sessioni svolte, quella che è stata cronometrata: due minuti e cinquantasette secondi, più di venti secondi di anticipo sugli altri che hanno dimostrato buona forma, come i giovani Nico Lopez e Lucca, i soliti Taddei e Rosi, gli argentini Burdisso e Heinze e Pjanic. Proprio la facilità di corsa fa sì che per Lamela fosse stato pensato un futuro da centrocampista: con il viso rivolto verso la porta avrebbe potuto sfruttare il passo prima di dare libero sfogo a dribbling, assist e conclusioni in porta. Non sarà così, però, per quest’anno: «Per me è un esterno offensivo» ha sentenziato Zeman. Tra i peggiori dei test da segnalare i quattro minuti che ha impiegato Josè Angel. Ancora idietro lo spagnolo, così come Okaka (tre minuti e cinquattotto). Si erano fermati prima invece, per affaticamenti vari, gli attaccanti Osvaldo e Borriello e i brasiliani Juan e Simplicio.

 

GIORNATA – Zeman sta continuando a far lavorare la Roma sullo spartito annunciato: doppie sedute tutti i giorni, la mattina parte atletica, il pomeriggio anche un po’ di pallone. Perché anche ieri, dopo il riposo pomeridiano, i giallorossi si sono rimessi sulle spalle i twister, gli ormai noti sacchi d’acqua da venti chili l’uno: con quel peso ci sono venti metri da percorrere con diverse andature e posture, tra la camminata in punta di piedi per rinforzare i polpacci e le gambe piegate per i quadricipiti. Le sessioni di corsa non sono state svolte neanche dai portieri, che sono allenati agli ordini del preparatore Nanni. Ha iniziato a lavorare anche Stekelenburg, incitato proprio dal preparatore: «Quest’anno sarai il migliore e vinceremo lo scudetto!».
PARTITA – Nella parte finale della giornata – oltre quattro ore e mezza tra mattina e pomeriggio – è andata in scena la prima partitella a campo ridotto. Ed è arrivato anche il primo piccolo allarme. Osvaldo, che in mattinata aveva fatto sapere tramite internet di essere «pronto per un’altra giornata di lavoro», ha subìto un colpo sul tallone in un contrasto con Juan. L’attaccante italoargentino è caduto a terra e dopo essersi tolto lo scarpino lo ha scagliato a bordo campo. (…) Poi però, Osvaldo si è alzato e la Roma ha comunicato che si trattava di una piccola contusione: oggi saranno verificate le sue condizioni e se ne saprà di più. Per la cronaca, la partitella è finita 4-4: da segnalare le buone prestazioni di Nico Lopez e Lamela, entrambi autori di una doppietta. Gli altri gol sono stati messi a segno da Osvaldo, Pjanic, Bojan e Verre. Sempre a proposito di partite, da segnalare che la sfida a golf tra l’amministratore delegato Fenucci e il tecnico Zeman, andata in scena lunedì pomeriggio nel Golf Club adiacente al campo di allenamento, è stata vinta dal dirigente.Dal raduno nel quartier generale di Trigoria, dove i giallorossi si sono trattenuti per 48 ore, al ritiro di Riscone, Totti e compagni hanno lavorato per otto giorni sotto lo sguardo di Zdenek Zeman. Finora poco pallone e tanti esercizi volti ad incrementare forza, velocità e resistenza: il gruppo è passato per gli ormai famigerati sacchi carichi d’acqua e le lunghe corse a velocità sostenuta. Nonostante i sacrifici, la comitiva ha fiducia nei metodi del tecnico.
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