CONFERENZA STAMPA Burdisso: “Vogliamo tutti fare un campionato da protagonisti. Deve essere l’anno di Osvaldo e Lamela” (VIDEO)

Conferenza Burdisso

Nella conferenza stampa odierna all’interno del ritiro di Riscone di Brunico è la volta di Nicolas Burdisso che torna a parlare dopo il terribile infortunio rimediato in nazionale lo scorso novembre. Ecco di seguito le sue dichiarazioni:

Sei uno dei leader insieme a Totti e De Rossi, tu come collochi la Roma come obiettivi?

“Non siamo al livello di Juve e Milan ma possiamo crescere come nessuno altro, abbiamo giovani forti che possono crescere, tutti siamo consapevoli che vogliamo fare un campionato da protagonisti”.

Non pensavamo Lamela fosse così forte, può essere il suo anno?

“Non può, deve essere l’anno di Lamela, deve far vedere quel calcio che fanno sempre per cambiare una stagione che tutti pensano possa essere simile a quella delll’anno scorso”.

Lo scorso anno la difesa della Roma è stata una della peggiori. Basta l’arrivo di Castan? La differenza tra Zeman e L.Enrique?

“Abbiamo lavorato poco sulla fase difensiva finora. Sull’altra domanda non sono d’accordo: oggi la fase difensiva non la fanno solo i difensori. Ora è arrivato un altro allenatore che vuole attaccare sempre e sappiamo che dobbiamo essere pià concreti in difesa”.

Tornerai il Burdisso di sempre?

“Si me lo auguro. Non sono al 100% atleticamente ma il ginocchio è guarito. Quello che sto cercando qui è quello che crecano gli altri compagni: stare apposto fisicamente ed essere competitivo”.

Un giudizio su Romagnoli? Hai mai auvto paura in questi 8 mesi di non tornare quello di una volta?

“Si, tutti i giorni me lo sono chiesto. Ma penso che faccia bene. Riguardo a Romagnoli, ha molta personalità ed è forte tecnicamente”.

Cosa non è andato lo scorso anno?

“Non è una sola cosa che non è andata. Posso dorti che dopo un anno come quello scorso, tutti siamo migliorati con Luis Enrique. Forse non abbiamo capito il suo tipo di calcio ma credo che faremo tesoro degli errori commessi per fare meglio quest’anno”.

Totti ha detto che siete lontani dai top club. Ieri Bojan ha parlato di scudetto. Tu sei più vicino a Totti?

“Io la penso come Francesco e la penso com Bojan. E come la società vogliamo essere competitivi. Tutti vogliamo vincere. Quello che voglio io, lo vuole anche Francesco e la società”.

C’è stata una persona che ti è stata molto vicina in questi mesi?

“Devo ringraziare tante persone. In primis la società, il dott. Cerulli, lo staff medico della Roma. Sicuramente anche Silvano Gotti che non c’è più e che è stato molto tempo con me”.

Che rapporto hai con Osvaldo?

“Siamo amici. Abbiamo avuto tante discussioni e ce ne saranno altro. Ma l’importante è chiarire le cose per il bene della squadra. Siamo molto amici, suoniamo la chitarra insieme in camera”.

Chiuderai la carriera qui? Su chi scommetti quest’anno?

“Mi trovo molto bene qui. La società ha fatto un bel gesto quando mi sono infortunato. Mi piacerebbere restare e vincere qui. Se devo puntare su un giovane sicuramente è Lamela. Osvaldo anche. Florenzi quest’anno ci può dare un grande contributo”.

E’ sbagliato pensare che la Roma di Zeman sia ancora un cantiere in costruzione? Tu saresti disposto a vivere un altro anno di transizione?

“Sì, ci vuole tempo. Ma quando uno viene in ritiro non pensa che possa essere un anno di transizione. Siamo la Roma, siamo una grande squadra e si pensa a vincere. Tre anni fa mi hanno fatto la stessa domanda e dissi che si poteva puntare allo scudetto, che poi abbiamo quasi sfiorato. L’anno scorso abbiamo sbagliato ed imparato tanto. Non possiamo più sbagliare come lo scorso anno e vogliamo fare un anno da protagonisti”.

Questa mentalità è mancata lo scorso anno?

“Sicuramente in qualche momento della stagione siamo calati e abbiamo preso delle batoste. Ma non ci sono solo io, c’è un gruppo vincente e siamo consapevoli tutti che quest’anno dobbiamo dare tutti di più”.

E’ un tipo di preparazione che vi mancava?

“Sono metodi diversi di lavorare, ma non è che se lavori con la palla corri di meno. Stiamo lavorando molto a livello mentale: facciamo allenamenti tosti, duri. Alleniamo tanto la testa e penso che ci renderà più forti”.

Hai avuto la possibilità di vedere Castan?

“L’ho visto bene, è serio e concreto, si abituerà bene a Roma. E poi siamo noi che dobbiamo aiutare i nuovi a inserirsi nel gruppo”.

Hai avuto modo di confonrtarsi con i dirigenti?

“No, ho parlato con il figlio di DiBenedetto perchè ha subito un infortunio simile. Per il resto ho avuto spesso contatti con Sabatini e Baldini ma mai con i dirigenti americani”.

Ibrahimovic e Thiago Silva verso il PSG…

“Mi dispiace per il calcio italiano, ricordo il periodo di Maradona, quandola Serie A era il top. Spero che restino, per avere un campionato più bello”.

A cura dei nostri inviati Emiliano Di Nardo, Nicolò Ballarin e Andrea Di Carlo

 

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