IL ROMANISTA DDR titolare, Borini nella ripresa

Fabio Borini

(I. De Lillo) – L’amichevole di questa sera contro la Russia sarà l’unico test a disposizione per la Nazionale prima dell’Europeo. Il terremoto in Emilia e quello del calcioscommesse hanno condizionato il lavoro degli azzurri, diffondendo un clima di tensione generale. Nonostante ciò Cesare Prandelli non è preoccupato e tranquillizza tutti: «Ho visto i ragazzi lavorare bene e con intensità. In questo periodo di ritiro ho trovato la massima disponibilità da parte dello staff e dei giocatori». Il tecnico ha una sua precisa idea di gioco e ha fatto scelte mirate in base alle caratteristiche dei giocatori a disposizione, ecco perché Borini è dentro, Destro fuori:«Ho scelto Borini perché può adattarsi meglio al ruolo di esterno. In amichevole vorrei vedere le tre punte, magari cambieremo nel secondo tempo». Ed ecco perché ha vagliato l’ipotesi di una difesa a tre: «C’è emergenza e venendo a mancare Criscito la difesa a tre può essere un’arma, ma sarebbe relativa ai giocatori della Juve, che la conoscono bene, in questo momento ne ho due e mezzo disponibili, con Chiellini in recupero». E poi ammette che «le due partite (considera anche quella di Parma col Lussemburgo ndr) sarebbero servite per avere un quadro generale di tutte le soluzioni tattiche». Ma la buona notizia quindi c’è: il recupero lampo di Giorgio Chiellini che era considerato fuori dai giochi di Euro 2012, («Non lo rischieremo contro la Russia, ma lui è pronto per giocare»). Questo l’undici che scenderà in campo a Zurigo: Buffon; Maggio, Barzagli, Bonucci, Balzaretti; Montolivo, Pirlo, Marchisio, De Rossi; Balotelli, Cassano. Pronti a entrare nella ripresa Borini, Ogbonna, Chiellini, Motta, Abate, Di Natale, Sirigu, Giaccherini, De Sanctis, Giovinco, Diamanti, Nocerino. La priorità di Prandelli è il gioco e su chi non ha fiducia nell’attacco formato ridotto, il tecnico precisa che l’ altezza non è un problema: «L’idea è quella di provare sempre a cercare il gioco, che non vuol dire palleggio sterile. Poi potremmo andare in difficoltà, visto che siamo la squadra più bassa e più leggera dell’Europeo in avanti. Dovremmo essere bravi a riconquistare la palla. Ma le scelte tecniche non hanno tenuto conto dell’altezza o del peso, prescindono da quello». L’attacco italiano può contare anche sulla qualità, due i nomi, Cassano e Balotelli: «Sono entrambi molto complici e motivati, Antonio rispetto al passato è anche disponibile con la stampa. Ma aspettiamo a dirlo». Prandelli è sereno, i giocatori hanno lavorato bene e hanno voglia di giocare. Il tecnico azzurro però non può esimersi dal commentare il brutto periodo che, ancora una volta, sta affrontando il nostro calcio: «Mi sento in imbarazzo a difendere 40-50 sfigatelli che scommettono, così come eventuali “presunti tifosi al seguito” nel caso di buu razzisti a Balotelli. Scenderemmo tutti in campo dalla panchina, faremmo qualcosa per Mario, nel caso. Quando giocavo io, se perdevo mi vergognavo, anche con i tifosi, non uscivo di casa per un paio di giorni. E allora adesso mi indigno a vedere e sentire certe cose».

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