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GAZZETTA GIALLOROSSA Le pagelle di Roma-Varese. Pigliacelli miracoloso, Piscitella a tratti fastidioso, N. Lopez devastante

Spogliatoio As Roma

Un anno fa c’era voluto tanto sudore e tanta fatica per battere il Varese in finale, oggi a poco meno di 365 giorni di distanza, la Roma asfalta i biancorossi per 4-0 e si lancia alla rincorsa del bis scudetto. Primo tempo fuori discussione: bum bum Roma e dopo 25 minuti i ragazzi di Alberto De Rossi vanno in vantaggio per due reti a zero. Nel corso della seconda frazione di gioco i giallorossi si spengono e il Varese esce fuori. Pigliacelli e la fortuna evitano il tracollo, Nico Lopez chiude il match.

Pigliacelli: voto 8, la Roma potrebbe perdere un grande portiere, sicuramente il migliore uscito dal vivaio giallorosso dopo un decennio di Curci, Zotti, Pena e Delfino. Para tutto quello che può o non può fermare. Se la Roma è in semifinale è sopratutto grazie a lui.

Barba e Orchi: voto 6,5, ordinaria amministrazione. Entrambi i centrali giallorossi sono ordinati e solidi. Nel primo tempo li aiuta la mancanza di idee varesine, nella seconda frazione di gioco, è invece l’imprecisione avversaria a farla da padrone.

Sabelli: voto 6, sulla sua fascia la mole di gioco è sicuramente minore per tutti i 90 minuti. Spinge e copre bene. Nulla in più nulla in meno.

Nego: voto 5,5. Disordinato. Il terzino romanista in fase difensiva viene saltato spesso e volentieri con troppa facilità. In avanti si fa vedere, ma non è mai incisivo e Piscitella non lo aiuta.

M. Ricci: voto 7, segna il gran gol del vantaggio e si sacrifica tanto per la squadra. Prende mezzo voto in meno per la leziosità del pallonetto con il quale si mangia la possibile rete del 3-0

Ciciretti: s.v., nonostante il gol, dargli un voto sarebbe difficile. E’ uno dei pochi, veri numeri dieci rimasti in circolazione. Purtroppo però, esce dopo mezz’ora per un dolore ad un occhio e non ha la possibilità di dimostrarlo.

Verre: voto 7, come al solito è una perenne spina nel fianco avversario. Ci prova in tutti i modi e non è mai banale per tutti i 90 minuti.

Politano: voto 6, non splende, ma corre e fa densità in mezzo al campo.

Piscitella: voto 6, ma meriterebbe di meno. Oltre l’assist, vederlo in campo è a tratti fastidioso. L’esterno giallorosso non incide e ogni volta che si spinge avanti perde il pallone, alcune volte anche goffamente.

Tallo: voto 7, quando De Rossi lo vede stanco e sta per sostituirlo, decide di mettere la quinta per correre ancor di più. La precisione manca, ma la voglia è infinita e questa delle volte conta più di un gol.

Cittadino: voto 6, entra al posto di Ciciretti alla mezz’ora. Sfiora la rete con una bordata di destro da fuori area, per il resto corre e lotta fino all’ultimo.

Nico Lopez: voto 8, è il futuro della Roma. Classe cristallina e cattiveria sotto porta sono le sue qualità migliori: L’attaccante sudamericano è micidiale con i suoi dribbling ubriacanti, entra a 20 minuti dalla fine e fa tanti gol quanti ne avevano fatti i suoi compagni in 60 minuti.

Frediani: s.v.

A cura di Flavio Festuccia

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