CIGARETTES & ROME La lavagna di ADC

Zdenek Zeman

Il fragore che ti accoglie e che rischia di soffocarti. Per fortuna il destinatario è un uomo di calcio, navigato e con molte primavere sulle spalle ma ciò che sta accadendo nell’ambiente Roma torna nuovamente a infastidire, dividere, aizzare, giudicare e distruggere senza motivo.

Dall’immotivato e romantico entusiasmo dell’arrivo di un tecnico, di una filosofia di gioco ben precisa, di un modo d’intendere il calcio e la vita a ipotesi e previsioni immotivate. “Zeman è un’aziendalista si va verso la mediocrità” “Vuole solo giocatori del Pescara” “Intrigo Stek” “Paradosso Pjanic” “Totti dove lo metti?”. Titoli, sentenze e giudizi attribuiti ad un insegnante di calcio che mai come nessun altro ha saputo valorizzare e trovare la maschera perfetta per ogni partecipante alla sua orchestra. Non si è ancora insidiato come tecnico e già c’è chi gli attribuisce il fatto di non essere ambizioso sul mercato e che l’80% dei giocatori non vadano bene per lui. Il Pescara non era costruito per la Serie A, lui ce l’ha portato. Squadre di onesti mestieranti plasmate a suo piacimento e rese competitive. Lasciatelo lavorare come solo lui sa fare perchè se pensate che Zemanlandia sia sparita, lui vi risponderà sempre allo stesso modo. “mo ce lo faccio vedere…”

Andrea Di Carlo
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