L’ANGOLO DEL RE…PICE: “Il problema è societario, chi è padrone della Roma deve capire cosa significa esserlo”

Francesco Repice

Tutto è proiettato al futuro e alla decisione di Luis Enrique. Ha una investitura importante, quella che conta di più: è quella di Totti. Bisognerà vedere se lui, avrà intenzione di continuare resistendo alle pressioni che non si aspettava. I segnali che ha lanciato prima dell’ultima partita credo siano inequivocabili: le non convocazioni di J.Angel e Rosi, sono un messaggio alla società. Mi sembra un allenatore con ottime idee, ma il problema adesso, secondo me, più che tecnico è societario. Bisogna capire che ci vuole meno businnes e più cuore. Purtroppo chi ha i poteri decisionali, deve capire che quelle di Luis Enrique, sono ottime idee ben riposte in Baldini e Sabatini. Nessuno può capire cosa significhi essere il padrone della Roma se non vive questa città, se non capisce che è un problema di politica, di cultura e sociale prima che sportivo. La Juventus è tornata a vincere dopo anni, sono cambiati dirigenti, allenatori e giocatori, ma non la società. Chi ha in mano i destini della Roma deve capire che si tratta di un modo di vivere e non solo di una questione calcistica. Deve capire che questo è il paese dei campanili, dove le differenze tra una città e un altra sono abissali. Persone come Moratti e Agnelli, sono disposte ad arrivare fino alle estreme conseguenze giuridiche per una questione di scudetti. Il pallone in Italia è molto più importante di quanto sono Basket, Baseball e Football negli Stati Uniti. Quando saranno disposti a giocare e a perdere anche tutto, per una squadra di calcio, allora capiranno cosa significa essere proprietari di una squadra di calcio. Franco Baldini ha vissuto accanto a Sensi, momenti in cui era difficile parlare di pallone, eppure ha affrontato in maniera leonina delle battaglie contro dei nemici fortissimi. Credo che chi è proprietario della Roma deve capire con che cosa ha a che fare. La comunicazione a Roma, in questo momento deve fare tutto, meno che criticare dirigenti, allenatore e giocatori. Non è il momento. La società? Ci vuole presenza, ci vuole capacità di capire che non è solo una società di calcio. Dovrebbero imparare dalla battaglia che Agnelli sta conducendo per una stella. Roma-Catania? Sui calci piazzati i siciliani hanno sempre creato problemi a tutti e questo conferma che Vincenzo Montella lavora benissimo su queste cose. E’ un ragazzo sveglissimo, con personalità da vendere.

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