CORRIERE DELLO SPORT Catania,Gasparin: Pulvirenti categorico “Vincenzo è il nostro tecnico”

Sergio Gasparin

(C. Mannisi) – La notizia principale è la presentazione ufficiale del nuovo amministratore delegato Sergio Gasparin, ma fra quelle che fanno da corollario all’appuntamento ce n’è una che si rivela niente affatto male. E riguarda la panchina del Catania. Durante le interviste rilasciate subito dopo la chiacchierata “formale” con i giornalisti, il presidente Nino Pulvirenti riferisce: “Al momento opportuno, ci si siederà attorno a un tavolo con il direttore e il nuovo allenatore per tracciare le linee della prossima stagione”. Già, il nuovo allenatore. Un lapsus o cosa? «Un lapsus» , si affretta a precisare il presidente. Ma di che genere di lapsus si tratti – un banale errore o una verità sfuggita – non è chiaro fino in fondo. Di certo c’è che nelle dichiarazioni, per così dire, ufficiali, Pulvirenti non ha utilizzato giri di parole: “Il nostro allenatore per il prossimo anno si chiama Vincenzo Montella”. E neanche Sergio Gasparin, nominato amministratore delegato nell’assemblea dei soci tenuta nella giornata di ieri ( “Era fissata per il 25 giugno -ha spiegato Pulvirenti- ma con le dimissioni di Lo Monaco siamo stati costretti ad anticipare i tempi” ), ha voluto abbandonare il cliché: “Il contratto di Montella scade nel 2013 e le intenzioni della società sono di confermarlo: il presidente è stato categorico sul punto, non c’è altro da aggiungere”.

 

DUELLO – Insomma, il braccio di ferro con la Roma, con cui Pulvirenti mantiene comunque qualche contatto, continua. Cosicché, alla fine, l’unico che potrebbe avere deluse le proprie aspettative potrebbe essere proprio Montella, “costretto” a restare a Catania per rispettare quel biennale che, per dirla come il presidente, “nessuno l’ha costretto a firmare con la pistola puntata alla tempia”.
NUOVO AD – E la presentazione di Gasparin? Filata via liscia come l’olio. Presidente e amministratore delegato hanno dimostrato grande sintonia, ciò a dispetto dell’immancabile battuta iniziale di Pulvirenti: “Scusate, sono senza voce. Abbiamo già litigato col nuovo amministratore delegato. Sapete, per non perdere le buone abitudini” . Unico, vero riferimento al “passato”, ovvero a Pietro Lo Monaco, nel corso dell’appuntamento.

Poi l’invito a Gasparin a portare avanti il Catania e ad utilizzare al meglio le risorse umane della società: qui c’è gente capace, giusto che gli venga data l’opportunità di emergere. “La mia soddisfazione -ha assicurato Gasparin- è proprio questa: vedere crescere chi ha lavorato con me. Cosa mi aspetto da questa avventura? Il primo obiettivo resta sempre la salvezza, che non può essere considerata un diritto garantito in virtù di quanto fatto quest’anno. Per il resto, sono abituato a dire che porsi dei limiti è sempre un limite. Mi auguro, inoltre, di superare i diecimila abbonati: mi sembra questa una quota commisurata alla passione rossazzurra e al bacino d’utenza”. Il giocatore che l’ha sorpreso? “Lodi. Lo acquistammo a Udine per giocare in questo ruolo, quando sembrava che D’Agostino dovesse andare in una grande. Poi l’affare sfumò e Lodi rimase ai margini. Mi piace che sia riuscito ad esprimersi da play basso a Catania, tanti anni dopo quella intuizione a cui anche lui credeva”.

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