CORRIERE DELLA SERA Processo bis al via le sentenze a giugno. Rischiano 22 club

Stefano Palazzi

(A. Arzilli) – Si torna alla sbarra: oggi, davanti alla Commissione Disciplinare, inizia il processo- bis sul calcioscommesse. Il primo procedimento, la scorsa estate al Parco dei Principi, non aveva fatto prigionieri. Ora, all’ex Ostello della Gioventù, con tutto quello che c’è stato in un anno tra inchieste e audizioni, c’è molto più materiale da valutare, interpretare e, eventualmente, da sanzionare. Rischiano grosso i 22 club e i 61 tesserati deferiti dal procuratore Figc Stefano Palazzi per i 33 tarocchi isolati nelle indagini di Cremona e confermati dalle rivelazioni dei pentiti. Si affronta il primo troncone dell’inchiesta, quella che trova radice negli scorsi campionati di B e in un paio di partite di Coppa Italia. Per il loro pregresso ci sono anche Atalanta, Siena e Novara, club di A caduti sotto i colpi della responsabilità oggettiva per le gesta dei rispettivi tesserati Doni, Carobbio e Bertani. Ma la corsa alla sentenza che gli organi giudicanti sono chiamati a fare per evitare che il calcio si fermi potrebbe non avere un andamento lineare. L’ondata di arresti eccellenti di lunedì impone una variazione di rotta. Oggi sette calciatori (Acerbis, Turati, Bertani, Pellicori, Joelson, Ruopolo e Conteh) non potranno comparire al Foro Italico perché sotto misura detentiva ed è possibile che si disponga per lo stralcio. In ogni caso l’iter del processo dovrà subire delle modifiche, con il presidente della Disciplinare Artico che prenderà in esame solo la posizione dei presenti, molti dei quali lì per ratificare il proprio pentimento. Come lo scorso anno aveva fatto Vittorio Micolucci, pentito e contento di aver evitato la radiazione. Patteggiamenti ed eccezioni nella prima giornata, sospensione dei lavori il 2 e il 3 giugno. Si collabora per spuntare uno sconto di pena: Carobbio, Cellini, Cristante, Conteh, Doni (che potrebbe saltare l’udienza perché è in vacanza in Spagna), Gervasoni, Joelson, Micolucci (ancora lui), Passoni, Ruopolo, Tamburini e Narciso.Anche l’Atalanta vorrebbe provare con la linea del compromesso dopo aver verificato che la linea dura, usata l’anno scorso, non paga. La società bergamasca deve aspettare che Doni patteggi, poi potrà farlo anche lei per evitare un altro -6 da scontare. Maora sono tantissimi a cercare la strada meno dolorosa, alcuni verranno allo scoperto durante il processo. Meglio per chi è giudicato e anche per chi giudica e deve fare presto. La fase dibattimentale deve assolutamente terminare entro il 5 giugno, il giorno dopo arriverà la prima ondata di sentenze. Considerato che questo processo dovrà chiudersi entro giugno con l’appello davanti alla Corte di Giustizia federale, non si può perdere tempo. Soprattutto perché, in parallelo, i federali devono pensare alle nuove carte arrivate da Cremona, da Bari e, in ultimo, anche da Napoli. E disporre per i prossimi 150 interrogatori, alcuni dei quali illustri, come Conte eMezzaroma, e difficili perché ballano casi di responsabilità diretta. Unamole di lavoro enorme che porterà al processo ter di luglio. Ci rientrerà molta serie A (Genoa, Lazio, Napoli, Siena, Chievo, Udinese, Lecce e altri club) e un po’ B, tipo Bari e Samp.

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