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GAZZETTAGIALLOROSSA ON AIR Santarini: “La Roma ha bisogno di acquisti importanti, Baggio? Era come Totti”

Baggio e Totti

A pochi giorni dal delicato match casalingo contro la Fiorentina, Sergio Santarini, ex capitano giallorosso, e vice allenatore viola ai tempi di Sven Goran Eriksson, è intervenuto ai microfoni di Gazzettagiallorssa On Air, per esprimere un giudizio sul match e non solo. Ecco le sue parole:

Roma-Fiorentina?

“Spero che la Roma possa vincere, anche se bisognerà fare attenzione alla Fiorentina. I giallorossi avranno il vantaggio di giocare in casa, ma i viola arrivano dalla vittoria di Milan e dal pareggio ottenuto con il Palermo, e sono in un bel momento”.

Luis Enrique e progetto?

“Ho sempre sostenuto che se la squadra ha fiducia nel proprio allenatore i risultati vengono più facilmente. Secondo me la Roma non ha bisogno di cambiare allenatore, ma di qualche acquisto importante su indicazione dell’allenatore. Solamente lui sa perfettamente come la squadra gioca e di cosa avrebbe bisogno per fare il salto di qualità”.

Jovetic erede di Totti?

“E’ molto difficile, perché Totti è stato ed è, un grande campione. Secondo me con il calcio di adesso i vecchi campioni, non è vero che finiscono prima, ma continuano ancora di più, come Totti che magari non è stato brillantissimo come gli altri anni e Del Piero che ha fatto vedere di cosa è ancora capace. Ci penserei un attimo, Totti non è vecchio”.

Nella Fiorentina, allenò un giovanissimo Roberto Baggio. Come si cresce un giovane?

“Il giovane deve essere aiutato dall’allenatore, ma prima di tutto da se stesso. Ci vuole tanta voglia di arrivare e tanto carattere. Per esempio mi ricordo un giovanissimo Totti che nonostante non fosse ben visto da Carlos Bianchi, ebbe il carattere di continuare a lottare per un posto in squadra, e alla fine il tempo gli ha dato ragione”.

Come ricorda Baggio a 20 anni?

“Il giovane Baggio era come Totti. Veniva da un infortunio, ma nonostante questo, dopo gli allenamenti ricordo che ci fermavamo sempre perché voleva provare e riprovare a tirare e segnare. Aveva tantissima voglia di fare e sopratutto era una bravissima persona”.

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