(R. Maida) – “Non voglio dire che non amo Luis Enrique, ma mi piace di più Montella”. Rosella Sensi graffia nel giorno di Juventus-Roma.
Ospite negli studi di «Quelli che il calcio», ha risposto alle domande di Victoria Cabello a proposito di passato e presente della squadra “per la quale tifo e che voglio sempre vedere vincere” . E sulla nuova filosofia alla catalana, l’ex padrona ha detto: “Luis Enrique da spagnolo segue le caratteristiche del suo calcio. Ma preferirei parlare di Montella e Stramaccioni, due nostri ragazzi, due grandi lavoratori. Montella poi l’ho scelto come allenatore lo scorso anno, quando ero presidente… Lo vedrei meglio sulla panchina della Roma” . Bum.
Poi Rosella Sensi, (…), lascia spazio a una riflessione amara: “Vedo il nuovo corso con la speranza di una tifosa. Ci sono stati tanti cambiamenti. Ci vuole psiazienza, quella che qualche tifoso non ha avuto con me…Se avessi potuto l’avrei fatta io questa rivoluzione, il coraggio è importante nel calcio” . Nella fase del passaggio di proprietà si è sentita delusa da qualcuno (“Non dico chi”) ma non dai giocatori, che considera amici: “Sono ancora legata a Totti, De Rossi, Perrotta. Francesco è il figlio maschio che mio padre non ha mai avuto (…) Non sono tornata allo stadio da quando sono uscita dalla società. Ci sono delle cose che potrebbero emozionarmi tantissimo, a cominciare dal ricordo di mio padre. E’ una situazione che devo risolvere. Ma con la passione di una tifosa seguo sempre la squadra”. Tanto tifosa da augurarsi che la Lazio non vinca mai lo scudetto: “Sarebbe peggio della risalita dello spread”.