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AS ROMA Beccantini: “La Juve sembra un piccolo Barcellona. La Serie A meglio senza Lega”

Roberto Beccantini

A pochi giorni da Juventus-Roma, Roberto Beccantini storico giornalista di Tuttosport e della Gazzetta dello Sport, è intervenuto ai microfoni di Radioies, nella trasmissione “La città nel pallone“, per parlare della giornata di Champions e non solo. Ecco le sue parole:

Ieri vince il Bayern, stessa cosa fa il Chelsea.

“Di sicuro la partita di ieri è più facile da leggere, il Bayern ha meritato e il Real sopratutto dopo il pareggio si è ritirato e ha deluso. Stasera si potrebbe dire, non è giusto, ma è stato corretto, perché non ci sono state ombre riconducibili alla scelte arbitrali come nel 2009. Il destino un po ci ha messo lo zampone. Due pali, tante occasioni, siamo sempre lì, contro il Barcellona nessuno riesce a giocare in maniera diversa da come ha potuto fare il Chelsea di Di Matteo. Questa sera la fortuna è stata dalla loro parte”.

Di Matteo come Grant?

“Si. Io per esempio ero un po scettico su Villas Boas e il suo Drogba che mi sembrava un giocatore in disarmo. Sotto la gestione di Di Matteo invece è tornato il Drogba trascinatore che stasera è stato importante non meno di Cech. Grant prese il posto Mourinho nella finale di Mosca persa ai rigori con il Manchester United. Ci possono stare certi paragoni, c’erano delle basi sulle quali si poteva andare avanti come ha fatto Grant e come ha fatto Di Matteo in chiave difensiva e a livello di spogliatoio”.

Real Madrid-Barcellona sarà comunque la finale?

“Dovessi scommettere un euro punterei su questa finale. Il Real che ha giocato peggio, si ritrova con il risultato migliore, il Barcellona si ritrova nelle stesse condizioni in cui si ritrovò contro l’Inter di Mourinho. Credo che ce la faccia. Stasera credo che giocando a Basket sarebbe finita di 20 a favore del Barcellona”.

Questo Barcellona non è galattico?

“Rispetto alla scorsa stagione, vedo che il Real è cresciuto, e il Barcellona è calato. Ultimamente è troppo Messi dipendente. Il grandissimo e bellissimo Barcellona di Guardiola nasce da due mutilazioni: palla corta e ricamare e l’assenza di un centravanti classico che possa aiutarli quando la partita si increspa come questa sera”.

Il Barcellona è tra le prime tre squadre al mondo?

“Aspettiamo che esaurisca il suo ciclo. Dopo lo 0-0 di San Siro avevo sentito molto tifosi parlarne come quasi di un  squadra normale. Se devo fare paragoni con squadre uscite dalla cronaca ed entrate nella storia preferisco aspettare un pochino, poi potremmo paragonarli”.

Intervista ad Erodiani.

“C’è poco da fare: aspettiamo che la magistratura ordinaria e sportiva faccia il suo corso, poi chi ha sbagliato deve pagare. Ho letto tanto su questo argomentaccio, aspettiamo che arrivino le conclusioni. Ero contrario a quello che ha detto il procuratore Di Martino che pur facendo emergere degli scena in questa intervista concederebbe l’amnistia. Calmi, chi ha sbagliato deve pagare, credo che si debba fare così in un paese civile”.

Juventus-Roma?

“Nessuno è totalmente spacciato. Sulla carta dovrebbe essere una bella partita perché la Juventus di Conte gioca bene e la Roma ha nella fase difensiva il suo tallone d’Achille. La Juventus in certi momenti per come aggredisce la partita, ricorda un piccolo Barcellona. Devono vincere tutte e due: la Juventus per mantenere il vantaggio sul Milan, la Roma per recuperare terreno in vista dei preliminari di Champions. Se finisse 0-0 mi meraviglierei molto”.

Del Piero?

“Non penso che giocherà dall’inizio. Ha fatto la storia della Juventus in 20 anni. Del Piero compiendo 38 anni chiuderà con la Juventus, almeno sul campo il 30 giugno, poi il futuro non si può anticipare oggi. l’importante è che lascia in bellezza e nessuno sbagli l’ultima mossa”.

Morosini?

“In linea generale i controlli preventivi nello sport italiano sono all’avanguardia, per quanto concerne il fatto specifico, la magistratura ci dirà come è andata. PierMario non ha dietro nessuno se non qualche zio, quindi anch’io, pur essendo contro la spettacolarizzazione del dolore, accetto questi bagni di folla in suo onore. Resta da stabilire la verità. Il fatto che mi ha colpito è quella maledetta auto dei vigili davanti all’ambulanza. Quello è un tocco di italianità: anche nella tragedia riusciamo a metterci un pizzico di farsa”.

Polemiche dopo la sua morte?

“Purtroppo siamo fatti così. Se il calcio italiano restasse senza Lega andrebbe avanti lo stesso, magari anche meglio”.

Fonte: La città nel pallone, RadioIes

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