IL MESSAGGERO. Osvaldo, caccia al gol dopo tre mesi

Pablo Daniel Osvaldo

(S. Carina) – Il gol del 21 dicembre a Bologna. Poi più nulla. Un po’ per colpa della sfortuna (…), un po’ per colpa sua con quel cartellino rosso rimediato a Bergamo (…) che lo ha costretto a saltare il derby e la trasferta di Palermo.Ottantanove giorni senza segnare. Un’eternità per Osvaldo che non sarà mai stato un goleador di professione ma che comunque nell’ultima stagione in Spagna aveva chiuso con 17 reti e che in questa, era partito fortissimo raggiungendo in poche settimane quota 7. Costato tra cartellino, bonus e commissioni una somma vicino ai 18 milioni, l’italo-argentino si vede ora superato in casa dall’ultimo arrivato, quel Borini che a fine estate era giunto in prestito grazie ad una intuizione del ds Sabatini ma che adesso, è in testa alla classifica marcatori del club con 9 centri.

Osvaldo vuol riprendersi lo scettro e spera di ricominciare a segnare già oggi, nel giorno della festa del papà. Sua figlia Victoria se lo augura. I tifosi della Roma pure. È oramai passato troppo tempo, infatti, da quando alcuni ragazzi della Stella Azzurra, squadra dilettantistica, gli regalarono durante una divertente intervista a Sky, durante la trasmissione Mondo Gol, una maglia con scritto “Anvedi come segna Osvaldo”. Il centravanti ha voglia di ripartire, consapevole che in queste 11 gare che mancano alla fine della stagione si gioca, oltre alla chance europea con la Roma, anche il biglietto per gli Europei. A quella convocazione ci tiene sul serio e lo ha dimostrato ad ottobre quando rispose per le rime a qualche esponente della Lega Nord che aveva avuto da ridire sul fatto che Prandelli lo avesse chiamato a vestire la maglia azzurra: «A sentire certe critiche mi viene da ridere. Comunque sono più italiano io che ho moglie e figli italiani, di certi politici della Lega. L’Inno di Mameli io lo canterò sempre».

Personalità non gli manca, quindi, quella che forse difetta a Bojan. Il catalano doveva essere il fiore all’occhiello della campagna acquisti.Rischia, invece, di essere ricordato come un grande flop. E pensare che a novembre (dopo la vittoria a Novara), proprio insieme a Osvaldo l’ex Barça formava la seconda coppia-gol del campionato (8 reti in due), seconda solo a quella atalantina Denis-Moralez (11). Poi, da quel momento, crisi nera. Oramai non parte titolare da oltre due mesi (24 gennaio, Juventus-Roma di coppa Italia), e pian piano si è visto scavalcare da Lamela, Borini e in un caso, nel recupero di Catania, addirittura dal baby Piscitella. Centoquarantadue minuti nelle ultime 10 gare di campionato, un solo gol, per quanto bellissimo, all’Inter e sul 3-0. Oggi partirà dalla panchina ancora una volta.

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