IL MESSAGGERO Lamela, prova del nove

Osvaldo Lamela

(U. Trani) – Prima di discuterli, bisogna conoscerli. Non sono scommesse, termine fuori luogo quando si investono 10 milioni (e oltre) di euro per loro, ma comunque talenti. Dopo tre anni, la Roma si trova nella stessa situazione. Davanti a un campione che fatica a decollare. E che il club non riesce a decifrare. Le similitudini sono nei loro colpi geniali, nei loro dribbling in piena corsa e nelle loro accelerazioni improvvise. E anche nei numeri della loro prima stagione con la squadra giallorossa: Erik Lamela viaggia alla stessa velocità di Jeremy Menez. […] E’ sotto i riflettori dall’inizio, lo sarà ancora di più in questo finale del torneo. A verificare il suo rendimento sarà soprattutto Walter Sabatini, il ds che lo spinto da Baires a Trigoria, senza guardare al costo dell’operazione, perché sicuro della bontà dell’acquisto, il più pesante per la nuova proprietà. Quasi 20 milioni il prezzo finale del trasferimento del Coco, comprese le tasse internazionali e le percentuali per accontentare il manager che lo ha portato via dal River Plate, 12 quelli per il cartellino che è poi la cifra spesa per Jerry, arrivato nell’agosto del 2008 dal Monaco.Lamela ha il vantaggio di essersi presentato qui in anticipo sul genietto di Longjumeau, nel senso che ha firmato per la Roma che aveva ancora 19 anni mentre Menez ne aveva compiuti già 21. Anche nel carattere e nella personalità l’argentino sembra più pronto del giovane collega.[…] Vive con mamma Miriam e papà Josè, con i suoi fratellini Axel e Brian. E con la fidanzata Sofia Herrero. Si concede qualche uscita con la ragazza, anche in centro. Magari una serata a Campo de’ Fiori, per una pizza nei locali della capitale frequentati dai loro coetanei, imitati di più quando si scatena alla Playstation. Testa alta. Se Menez ciondolava, Lamela ha la schiena dritta. In Argentina lo definiscono, da sempre, predestinato. Nonostante non abbia mai segnato tante reti. Proprio come il francese. Le coincidenze, insomma, si sovrappongono valutando la loro prima stagione, iniziata per entrambi con problemi fisici, tanto da ritardarne l’inserimento nel gruppo. Media bassissima: 0,12 gol per partita.[…]  Quattro a stagione anche nelle due successive, ma solo una e due in campionato, distribuendo le altre in Europa League, tre, e Champions, due. Menez, insomma, è sempre meno decisivo. Perde fiducia in se stesso, non lascia mai (o quasi) il segno. La gente che lo ha sempre seguito con passione, comincia a fischiarlo. A contestarlo. La separazione dalla Roma l’anno scorso, dopo una stagione orribile che il francese avrebbe voluto interrompere già a gennaio, trasferendosi in Italia o all’estero. Lamela sembra più forte psicologicamente. Ha fretta e non perché si è tolto lo sfizio di viaggiare su una Porsche Cayenne. Si è sbrigato ad arrivare in Italia e a scegliere la casa di Totti all’Axa che Menez ha preso solo alla fine della sua avventura. Una villetta su due piani che il capitano ha affittato all’argentino e ai suoi e che è proprio di fronte alla storica residenza di famiglia di Francesco, dove vive ormai da anni mamma Fiorella

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